Prato: corteo Cobas non rispetta percorso e arriva in centro. Proteste di sindaco e Pd contro prefetto e questore

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Diverse centinaia di persone, un migliaio secondo gli organizzatori, hanno manifestato oggi pomeriggio a Prato in segno di solidarietà con i 21 operai della Tintoria Superlativa multati nello scorso dicembre con sanzioni da circa 4mila euro ciascuno perchè avevano protestato per le condizioni di sfruttamento. I 21 operai furono accusati di aver provocato un blocco stradale. La manifestazione è stata promossa da Sì Cobas per chiedere alla prefettura di Prato l’annullamento delle multe agli operai. Striscione con le scritte ‘Liberi dai decreti Salvini’, ‘Prato sta con gli operai’ e ‘Cancelliamo le multe’ hanno sfilato nel corteo. La manifestazione doveva svolgersi tra piazza della stazione centrale e piazza San Marco. Ma quando i partecipanti hanno raggiunto piazza San Marco, invece di sciogliersi, il corteo è continuato in direzione del centro storico, evitando lo sbarramento delle forze dell’ordine, e ha percorso tutto il centro fino a piazza del Comune.

Pretendo che prefetto e questore diano una spiegazione di quanto è accaduto oggi a Prato. E’ inaccettabile che chi ha la responsabilità dell’ordine pubblico abbia consentito ad un corteo di mettere a rischio la città in un sabato pomeriggio in cui le famiglie vanno in centro con i propri bambini a fare acquisti. L’autorizzazione della questura era fino a piazza San Marco, non so cosa sia successo ma i manifestanti hanno percorso tutto il centro fino a piazza del Comune”. Il sindaco di Prato Matteo Biffoni commenta infuriato quanto accaduto oggi pomeriggio durante il corteo di Si Cobas, che invece di terminare in piazza San Marco è continuato fino a piazza del Comune. “I Sì Cobas continuano a mostrarsi per quello che sono: incapaci di rispetto, in cerca di notorietà sulla pelle degli altri, siano gli operai sfruttati o i cittadini – ha detto Biffoni – L’avevo detto e lo ripeto, noi vogliamo tutelare per davvero i diritti di chi lavora, lo facciamo e lo faremo sempre con tutti gli strumenti legittimi a disposizione e con tutte le forze sane della citta, ma con queste persone che disprezzano la legalità non potrà mai esserci un dialogo”. Allo stesso tempo il sindaco condanna quanto accaduto in piazza del Comune. “E’ stata lasciata sola la polizia municipale, che ricordo non è responsabile dell’ordine pubblico e che ringrazio per la professionalità e l’impegno con cui si è dovuta assumere oneri per l’incapacità di altri. In piazza del Comune gli agenti sono rimasti senza alcun supporto da parte di chi aveva il dovere di controllare il corteo, ovvero la Polizia di Stato. Ed è per questa capacità di gestione che sono stati caricati i manifestanti sotto il palazzo comunale. Tutto questo è inaccettabile, prefetto e questore ne traggano le conseguenze”.

Una gestione seria dell’ordine pubblico dovrebbe garantire che il percorso assegnato a un corteo venga rispettato da parte dei manifestanti e che tutto avvenga nel rispetto delle regole senza scontri e tensioni. Oggi le autorità preposte non sono state in grado di rispondere a queste esigenze. Prima il corteo dei Si Cobas ha potuto deviare senza difficoltà dal percorso indicato dalle autorità, poi si è assistito a una carica da parte delle forze dell’ordine sui manifestanti rimasti in Piazza del Comune. Credo che Questore e Prefetto debbano rispondere dell’incapacità di gestire in modo serio e corretto quanto avvenuto oggi a Prato. Queste le parole del segretario provinciale de Pd Prato Gabriele Bosi

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