In merito alle polemiche sorte per il voto nella giunta in Senato da parte della Presidente Elisabetta Casellati un comunicato ufficiale della Presidenza del senato precisa: «In riferimento alla seduta odierna della Giunta per il regolamento, il presidente del Senato Elisabetta Casellati respinge con forza ogni ricostruzione dei fatti che in qualche modo possa mettere in discussione la terzietà della sua azione ovvero connotarla politicamente, perché non si può essere terzi solo quando si soddisfano le ragioni della maggioranza e non esserlo più, quando si assumono decisioni che riguardano il corretto funzionamento del Senato».
Ma Zingaretti, segretario del Pd attacca di nuovo: « Il Pd denuncia un atteggiamento molto scorretto e grave della presidente del Senato, che e’ venuta meno alla sua funzione di super partes e si e’ schierata su un punto cosi’ delicato dalla parte di una componente del senato».
Quando però il 15 gennaio la seconda commissione della camera ha approvato un emendamento dei 5 Stelle che sopprimeva la proposta di legge di Forza Italia per cancellare la riforma Bonafede della prescrizione, la maggioranza ha fatto ricorso al voto decisivo della presidente della commissione giustizia, Businarolo (5 Stelle), quando per prassi chi guida la commissione si astiene dal voto. Prassi violata ed emendamento soppressivo approvato 23 voti contro 22. Ma, come al solito, per situazioni simili valutazioni diverse, secondo a chi giova.