L’Associazione Nazionale Magistrati ribadisce netta contrarietà rispetto ad interventi di modifica dell’attuale disciplina dell’età pensionabile dei magistrati operate in assenza di alcuna interlocuzione preventiva e di ogni valutazione sulla prospettiva pensionistica dei magistrati più giovani e sul tema della previdenza complementare’. Per l’Anm, interventi, apparentemente eccentrici, di innalzamento dell’età pensionabile, che farebbero seguito al recentissimo intervento di abbassamento a 70 anni ed alla successiva ‘proroga’, limitata esclusivamente ad alcuni ruoli apicali, rischierebbero, in assenza della previsione di un differimento degli effetti, di far apparire fondato il sospetto che l’intenzione sia quella di favorire openalizzare singoli magistrati, incidendo inevitabilmente sull’organizzazione degli uffici e lo svolgimento dei processi e, in definitiva – conclude la nota – sull’indipendenza della magistratura