«Ancora una volta, l’Unione europea nega un porto sicuro ai 119 naufraghi a bordo di #SeaWatch. Di nuovo si sceglie di ricorrere a negoziati ad hoc parlando di quote e non di #DirittiUmani. #Italia e #Malta si dicono non competenti delegando alla #Germania che ignora l’offerta di 130 città. Il Mediterraneo resta deserto, nel frattempo per le persone soccorse dalle ONG sono di nuovo in atto negoziati che rendono evidente il fatto che gli sbarchi siano condizionali al raggiungimento di accordi ad hoc, mentre le persone restano in mare».Così, su Twitter la Sea Watch, che in tre distinte operazioni nella zona sar libica ha recuperato 119 persone..