Luigi Di Maio e Giuseppe Conte si danno un gran daffare per rientrare in gioco nella soluzione della crisi libica, che ha visto una decisa sterzata per l’intervento (anche con le truppe) di Turchia e Russia, che invece delle chiacchiere degli italiani e degli europei preferiscono affidarsi ai fatti concreti. Dopo i colloqui e i progettati viaggi di Conte, anche Giggino Di Maio ha sentito al telefono il suo omologo turco Melvut Cavusoglu. Al centro dei colloqui, secondo quanto si apprende, la crisi libica. I due in particolare hanno ribadito la volontà di un trilaterale Italia-Russia-Turchia. I ministri hanno anche rinnovato il loro impegno volto a rafforzare gli sforzi in corso per il successo della Conferenza di Berlino e l’ottenimento di un cessate il fuoco duraturo. Bisognerà vedere cosa ne pensa Vladimir Putin, che certo non farà salti di gioia dovendo aggregare il ministro grillino, sempre critico nei confronti delle aperture alla Russia da parte di Salvini, e tenuto conto del ruolo marginale dell’Italia in Europa, dove Conte e Di Maio contano meno del 2 di briscola..