Un Commisso scatenato nella conferenza stampa del pomeriggio, parla di organizzazione del calcio e dello stadio di Firenze. «Non possiamo essere la quarta lega d’Europa. Stiamo scendendo invece di andare avanti. Il Paese deve aiutare chi vuole investire come me. Sono uscite cose come il costo del terreno dove dovrebbe sorgere il nuovo stadio, vedremo quello che fara’ il comune di Firenze sul bando per quell’area –
ha proseguito Commisso -. Non so se parteciperemo al bando, ne’ se lo vinceremo. Il problema dell’Italia e’ la burocrazia e l’impossibilita’ di fare le cose’fast, fast, fast’».
Rocco Commisso non ha escluso che il nuovo stadio di Firenze potrebbe anche sorgere in un comune limitrofo al capoluogo, come quelli di Sesto Fiorentino, Scandicci o Campi Bisenzio. E sul Franchi ha specificato: «Questo stadio per come e’ mantenuto e’ una porcheria. Ho detto al Comune di lavorare insieme ma abbiamo bisogno che il Comune aiuti la Fiorentina ad avere successo. Se mi lasciassero il controllo del ‘Franchi’ per me sarebbe la soluzione migliore anche se io vorrei fare uno stadio nuovo, ma qui si va per compartimenti stagni. Non e’ solo la Sovraintendenza che fa problemi perche’ ad esempio per il centro sportivo a Bagno a Ripoli non ci sono problemi. A Bologna la Sovraintendenza consente di abbattere le curve, qui invece non si puo’ fare. Ho visto quello che e’ accaduto a Roma per il nuovo stadio, ma ho visto quello che era stato fatto a Udine e ho visto quello che si sta facendo a Bologna – ha concluso Commisso -.Credevo che con una squadra sola e vista l’importanza dei tifosi della Fiorentina, tutto sarebbe stato piu’ veloce». Joe Barone ha puntualizzato: «Noi riteniamo che gli stadi siano la cosa piu’importante per il futuro del calcio italiano, non solo di serie A. In Lega dobbiamo essere tutti un po’ piu’ uniti».
Prima del suo rientro a New York Commisso ha annunciato che forse tornera’ a incontrarsi con il sindaco di Firenze, Dario Nardella. «L’ha fatto l’Udinese, l’ha fatto il Sassuolo, l’ha fatto la Juventus, e tutte hanno speso molto meno di quanto è stato richiesto a me per il terreno Mercafir. Quello che ho detto a Nardella è che bisogna lavorare insieme, perché anche il Comune deve essere interessato a fare il bene della Fiorentina», afferma Commisso.
