La Toscana ha subito invasione capitale mafioso, lo dice sostituto procura nazionale antimafia

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«La Toscana come le altre regioni del nord Italia nel corso degli anni ha subito un’invasione del capitale mafioso perchè sono state effettuate operazioni attraverso imprese chenon essendo direttamente riconducibili alle organizzazioni criminali, ma essendo ad esse collegate, hanno avuto ampio spazio di operatività».Lo ha detto il sostituto procuratore nazionale antimafia Cesare Sirignano parlando a Firenze durante la conferenza di presentazione dell’attività per il 2020 della Fondazione Antonino Caponnetto sulla lotta alle mafie. Con lui il presidente della Fondazione Salvatore Calleri.

«Il problema per la Toscana – ha aggiunto Sirignano – è quelle del finanziamento di alcune attività da parte delle organizzazioni criminali, le operazioni di riciclaggio in questo territorio sono numerosissime. La mafia è ovunque, questo è un dato di fatto. In Italia tutte le regioni sono interessate dal fenomeno mafioso nel su complesso, che non è meno pericoloso dove si manifesta in silenzio».

«Prima dicevamo la Toscana non è terra di mafia ma la mafia c’è. Ora la Toscana rischia di esser divorata dalla mafia in silenzio», ha detto Salvatore Calleri, presidente della Fondazione Antonino Caponnetto, ricordando che nel 2020 cade il centenario della nascita del magistrato Antonino Caponnetto, padre del pool antimafia di Palermo

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