Nel momento più delicato per la Fiorentina, dove Beppe Iachini è arrivato per risollevare la baracca dopo l’esonero di Montella, Kevin-Prince Boateng, uno dei giocatori che finora non hanno reso secondo le aspettative nonostante un impiego costante in squadra, ha rilasciato un’intervista alla Bild Zeitung nella quale accusa senza mezze frasi il sistema calcio: «I soldi sono una maledizione. E’ solo un business e tu sei un numero. Se non lavori, verrai sostituito, semplice. Non c’è piu’ alcuna lealtà. E’ triste. Dovresti fare un sondaggio per scoprire a quale calciatore professionista piace ancora allenarsi, chi si diverte a giocare. Certo, il calcio è un lavoro per professionisti – prosegue Boateng – Ma se pagato così tanto diventa stressante, la pressione e’ enorme e parliamo rapidamente di depressione e così via. Oggi ci sono momenti in cui mi diverto e momenti in cui non mi diverto, sono onesto».
Il 32enne ghanese, in forza alla Fiorentina dopo l’ultima stagione al Sassuolo, si è poi soffermato su come gli enormi guadagni incidano sulla crescita dei ragazzi più giovani: «Non vivono il loro talento. So esattamente cosa significa buttarlo via. Ci sono giocatori che guidano la loro Mercedes a 19 anni. Hanno così tanto talento e non fanno nulla per migliorarsi. Nessun allenamento extra, niente. Giocano alla Playstation e guardano Instagram. Sono gli ultimi ad arrivare agli allenamenti e i primi ad andarsene. Penso che come il calcio sia cambiato così come sono cambiate anche le persone».