Qualità della Vita: classifica Sole 24 Ore. Firenze sale in classifica, ma resta penultima per giustizia e sicurezza

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La consueta classifica 2019 sulla Qualità della vita delle province in Italia fotografa le performance positive di tutte le grandi città della Penisola (ad eccezione di Bologna, che registra un leggero calo): Roma , diciottesima, sale di tre posizioni rispetto alla classifica dello scorso anno, Firenze, al 15° posto, sale di 7 posizioni, ma resta in coda per giustizia e sicurezza.Crescono anche Cagliari, che fa un balzo di 24 posizioni (20°), e Genova, sale di 11 gradini (45°), Firenze (+7, al 15° posto) e Torino, 33esima (+ 5 sul 2018). Il trend coinvolge anche le grandi città del Sud: Napoli , pur essendo nella metà inferiore della classifica generale (81°), rispetto alla scorsa edizione della Qualità della vita sale di 13 posizioni, mentre Bari mette a segno un incremento di 10 posizioni, raggiungendo il 67° posto.Il divario emerge soprattutto se si analizzano le performance su base regionale: Trentino Alto Adige, Valle d’Aosta e Friuli Venezia Giulia sono sul podio, seguite dal Veneto, presente nella top 10 con tre province, dall’Emilia Romagna –
che cresce, soprattutto nella classifica di tappa «Affari e lavoro» – e dalla Lombardia. In fondo alla classifica, invece, ci sono Sicilia e Calabria, rispettivamente ultima e penultima. Toscana a metà classifica.

GIUSTIZIA E SICUREZZA – Belluno risulta la meno litigiosa, Tribunali veloci a Ferrara, Oristano al sicuro da furti, rapine e violenze vince nella classifica di tappa relativa a «Giustizia e sicurezza» con parecchie performance positive: Oristano, infatti, non solo è la provincia italiana nella quale vengono denunciati meno reati, ma vanta il minor numero di furti in abitazione (sempre riportati alle forze dell’ordine) ed è sul gradino più basso del podio sia per quota sia di rapine sia di violenze sessuali. Subito dietro, nella classifica generale, ci sono Treviso, Aosta e Belluno. Quest’ultima, che l’anno scorso era in cima alla classifica, è la provincia meno litigiosa di tutta Italia: le cause civili iscritte nel 2018 sono state solo 1.34o ogni 100mila abitanti, contro le oltre 4mila della Capitale e le circa 3.600 di Milano.

Le due metropoli citate, non a caso, in fatto di sicurezza vestono la maglia nera: il capoluogo lombardo è 107° nella classifica generale, preceduto da Firenze (106°) e da Roma (105°). In questo contesto, sulle grandi città (e sulle province ad alta presenza turistica, come Rimini, quart’ultima) pesano le denunce presentate da chi è di passaggio, ma anche l’alta concentrazione di reati legata proprio alle presenze più nutrite o ai redditi più elevati dei cittadini e dei turisti in visita A vincere, dunque, sono le piccole e medie province come Sondrio, prima per basso numero di rapine, oppure Biella e Terni che hanno zero denunce per riciclaggio contro le 22 (ogni 100mila abitanti) registrate a Firenze.

L’altra faccia della classifica è relativa alla giustizia e ai suoi tempi: brevi a Ravenna, Ferrara e Savona, sul podio per la bassa percentuale di cause ultratriennali sul totale delle pendenti; lunghi a Vibo Valentia, dove una causa pendente su due è cominciata oltre tre anni fa, Firenze si piazza al 50° posto. La provincia calabrese occupa –
con un dato negativo superiore a quello dell’anno precedente, che già le era valso la maglia nera – anche l’ultimo posto nell’indicatore relativo alla durata media delle cause civili: 1.461 giorni contro i 117 di Ferrara, i 133 di Aosta e i 136 di Savona, Firenze al 63° posto, bassa classifica anche qui.

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