Nella maggioranza che governa l’Italia il dibattito sulla riforma del meccanismo Salva Stati è tutt’altro che tranquillo, a complicare la partita arriva la dichiarazione del presidente dell’Eurogruppo, Mario Centeno,il quale osserva che non ci sono ragioni per cambiare il testo e annuncia che la firma del nuovo Trattato avverrà ad inizio del prossimo anno, dopo gli eventuali aggiustamenti derivanti dal dibattito in corso.
Il premier Conte, intanto, apre all’ipotesi di un rinvio e avverte: «Io ancora non ho firmato nulla». Al Corriere della sera spiega che «ci stiamo muovendo in una logica di pacchetto, significa che il progetto comprende unione bancaria e monetaria: è giusto che l’Italia si esprima solo quando avrà una valutazione complessiva su dove si sta andando, io ancora non ho firmato nulla, tantomeno una cambiale in bianco. Già domani si entrerà nel vivo sul dossier dell’unione bancaria, io non ho nessuna intenzione di firmare in bianco».