A fronte delle decisioni assunte dal Comune di Pistoia di ridurre o di annullare le autorizzazioni del suolo pubblico a bar e ristoranti, delle contestazioni degli interessati e della risposta del Comune, Confesercenti osserva:
1.Trattandosi di rinnovo di autorizzazione all’uso del suolo pubblico già concesse (alcune da pochi mesi) per gli anni precedenti e non di nuova concessione (e permanendo le stesse condizioni), pare assolutamente irrituale ai sensi del Regolamento vigente la procedura adottata da parte dell’Amministrazione Comunale.
2. E’ fuori discussione la nostra piena consapevolezza della necessità di sintesi degli interessi legittimi degli operatori economici e dei residenti del centro storico, così come il dovere di garantire sicurezza e tutela del patrimonio storico e monumentale. Il Codice di Autoregolamentazione e la sua impegnativa attuazione risponde proprio ai suddetti valori.
3.La disponibilità al dialogo offerta dal Comune è certamente positiva. Ma un vero e costruttivo rapporto tra Amministrazione comunale e soggetti interessati non corrisponde al criterio di assumere improvvisamente decisioni di diniego, rispetto a quanto concesso in precedenza. Si pone una questione di metodo, ancor prima che di merito.
4.Confesercenti, pertanto, chiede con urgenza un incontro con l’Amministrazione Comunale.
Nel merito, il Comune afferma che tutto sarà disciplinato nel nuovo regolamento dei dehors, all’esame della commissione consiliare competente. Ci sorge spontanea la domanda: in quale tempi, visto che tale regolamento è in esame da circa un anno. Confesercenti, a riguardo, ha avanzato specifiche proposte senza ottenere risposta.
Non è stato questo certamente un esempio di corretta applicazione del principio di bilanciamento degli interessi pubblici e privati in gioco che la pubblica amministrazione dovrebbe effettuare prima di adottare provvedimenti potenzialmente lesivi.
E’ lecita la speranza che sui contenuti sia possibile un confronto approfondito? Nel frattempo le attività economiche come potranno operare? Se ad esse fosse precluso l’uso del suolo pubblico non potrebbero sopravvivere e con loro l’occupazione.
Questo non è allarmismo o argomento ricattatorio. Basta analizzare i bilanci delle aziende per capire che in tal caso non potrebbe certo escludersi la conseguente cessazione delle attività coinvolte: il che agevolerebbe naturalmente molto il compito del Comune, poiché non essendovi più interessi economici in gioco non vi sarebbe più bisogno di ponderazione e sintesi con l’interesse pubblico e neppure del Codice di Autoregolamentazione.
Nota congiunta del Presidente Confesercenti Pistoia Maurizio Innocenti e del Direttore Confesercenti Pistoia Riccardo Bruzzani.
