AGIPRESS – Resi noti da Istat i dati sui conti economici trimestrali. Nel terzo trimestre del 2019 il prodotto interno lordo (Pil), espresso in valori concatenati con anno di riferimento 2015, corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato, è cresciuto dello 0,1% rispetto al trimestre precedente e dello 0,3% nei confronti del terzo trimestre del 2018. Il terzo trimestre del 2019 ha avuto due giornate lavorative in più rispetto al trimestre precedente e una in più rispetto al terzo trimestre del 2018. La variazione acquisita per il 2019 è pari a +0,2%.
La nota Istat precisa che “Rispetto al trimestre precedente, tra i principali aggregati della domanda interna si registra una variazione positiva dei consumi finali nazionali pari allo 0,3% e una diminuzione dello 0,2% degli investimenti fissi lordi. Le esportazioni sono diminuite dello 0,1% e le importazioni sono aumentate dell’1,3%. La domanda nazionale al netto delle scorte ha contribuito alla variazione del Pil per +0,2 punti percentuali, con apporti di +0,3 punti percentuali della spesa dei consumi delle famiglie e delle Istituzioni Sociali Private, e nulli sia della spesa delle Amministrazioni Pubbliche (AP), sia degli investimenti fissi lordi. L’apporto della domanda estera netta è risultato negativo per 0,4 punti percentuali, mentre la variazione delle scorte ha contribuito positivamente alla variazione del Pil per 0,3 punti percentuali. Dal lato dell’offerta di beni e servizi si registrano andamenti congiunturali negativi per il valore aggiunto dell’agricoltura e dell’industria in senso stretto, con diminuzioni, rispettivamente, del 2% e dello 0,2%, mentre il valore aggiunto sia dei servizi sia delle costruzioni è cresciuto dello 0,1%” – conclude Istat.