Fiorentina: Barone conferma Montella. Chiesa: il retroscena della panchina di Verona

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Joe Barone, direttore generale della Fiorentina, conferma la fiducia a Montella. Ma intanto spuntano indiscrezioni su quel che sarebbe avvenuto nello spogliatoio di Verona prima della partita. Si sussurra di una scontentezza di Chiesa, dopo aver saputo che avrebbe giocato come esterno di centrocampo, lui a destra e Dalbert a sinistra. Con Ribery e Vlahovic davanti. Le versioni, non ufficiali, sono diverse, ma sembra che Federico non abbia gradito l’incarico di fare l’esterno di fascia, ruolo che ha ricoperto in passato, ma che ora gradirebbe meno. Per questo l’allenatore l’avrebbe fatto accomodare in panchina. Ufficialmente, però, Chiesa non ha giocato per via di un risentimento muscolare. Spiegazione che però striderebbe con la dichiarazione di Montella nel dopopartita: Chiesa non era a posto, nè fisicamente nè psicologicamente.

Ma ecco le dichiarazioni di Joe Barone: «Ci aspettiamo qualcosa in più da tutta la squadra, non solo da Montella. Vincenzo l’abbiamo scelto durante l’estate perchè volevamo stabilità nello spogliatoio. Gode della nostra fiducia e si continuerà ad andare su questa strada». Joe Barone ha parlato a margine dell’assemblea della Lega Serie A sui diritti televisivi, a proposito della crisi dei viola e di una possibile panchina a rischio per Vincenzo Montella: «Stiamo passando un momento di risultati non buoni – ha aggiunto il braccio destro di Rocco Comisso -. Ieri non è stata una partita brillante, ma tra squalificati e infortunati, stiamo vivendo un momento particolare. E’ stata sicuramente una partita non bella e non positiva».

Barone, come già detto, ha voluto anche smorzare la polemica legate all’esclusione di Federico Chiesa e le continue voci su una sua
possibile cessione nel mercato di riparazione: «Chiesa è un nostro giocatore ed è sotto contratto – ha commentato – Ieri ha
avuto un problema muscolare, si è scaldato ma il dolore si è riacutizzato. Speriamo nei prossimi giorni di recuperarlo per la
partita contro il Lecce. Il contratto c’è, c’è tempo per parlarne anche perchè scadrà tra due anni, quindi non è la nostra preoccupazione. Dobbiamo farlo giocare a calcio e concentrarci su quello, non sul contratto».

Ernesto Giusti

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