Grandi opere in Toscana, Ceccarelli a corso Ast: «Chiederemo al governo di realizzare la Tirrenica»

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La Regione Toscana chiederà al prossimo incontro la ministra delle infrastrutture Paola De Micheli di inserire nei programmi di finanziamento del governo anche la strada Tirrenica. Lo ha detto l’assessore ai trasporti della Regione Toscana Vicenzo Ceccarelli intervenuto oggi al corso sulle nuove opere pubbliche organizzato dall’Associazione Stampa Toscana. Il corso si è aperto con quanto detto dal presidente dell’Ast Sandro Bennucci sull’evento di ieri nei pressi di Savona con il crollo di un viadotto autostradale che, solo per un caso, non ha causato vittime: «E’ un fatto grave che ci spinge a riflettere sullo stato di manutenzione delle infrastrutture ma anche sulla necessità che, dopo decenni, è forse il caso di cercare delle alternative per assicurare una mobilità stradale in sicurezza».

Ceccarelli ha insistito sulla difficoltà di operare in un territorio delicato dal punto di vista paesaggistico ed ambientale, incrementata da ritardi clamorosi dovuti agli iter di progettazione e autorizzazione: sempre più frequentemente, ha spiegato i tempi di realizzazione sono molto più lunghi di quelli autorizzativi. Rispondendo alle domande dei colleghi Ceccarelli ha anche detto che è in stand by il progetto di istituire la stazione ferroviaria Av Media Etruria poiché i gestori dei collegamenti reputano non sufficiente il “bacino di convenienza” dei potenziali utenti. Al corso è stato presentato il Piano regionale integrato infrastrutture e mobilità: una piattaforma, ha spiegato Enrico Becattini, direttore delle politiche della mobilità della Regione Toscana, che comprende la mobilità attraverso infrastrutture ferroviarie, viarie, aeroportuali e marittime. Più rotaia per le merci, più trasporto pubblico per le persone è, in sintesi, la filosofia del piano che prevede a breve termine un investimento regionale di 600 milioni. Sul concetto di accettabilità sociale delle grandi opere si è soffermato Edo Bernini, direttore ambiente e energia della Regione Toscana, secondo il quale, i processi di partecipazione non possono essere solo un orpello ma devono anche prevedere una “accettabilità dei tempi di critica” in modo che essa non si trasformi in un veto. Tra gli altri interventi quello di Marco Toccafondi, direttore sviluppo e commercializzazione territoriale centro-nord di Rfi, che ha insistito sul ruolo sociale di Rfi, e quello di Raffaele Carso, responsabile nuove opere di Anas, il quale ha posto l’accento proprio sull’impegno del monitoraggio delle opere per assicurarne la piena efficienza.

Ai partecipanti al corso sono stati distribuiti, all’ingresso, volantini da parte di esponenti di diversi comitati contro la realizzazione di alcune opere pubbliche in Toscana. Ad essi è stata consegnata una nota scritta dell’Ast, nella quale il sindacato ha pazientemente spiegato che, come per altri corsi di formazione, si è trattato di un appuntamento nel quale i giornalisti ascoltano e fanno domande: cioè il loro mestiere.

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