La prefettura di Savona sta seguendo, insieme al presidente della Regione, Toti, gli sviluppi del crollo del viadotto dell’Autostrada dei Fiori, del Gruppo Gavio. Da quanto si apprende è crollata una porzione di circa 30 metri del viadotto della autostrada, a circa 1,5 chilometri da Savona, all’altezza dell’abitato di Madonna del Monte. Partito da Genova un elicottero del servizio 118 per perlustrare la zona, ma sembra che nessuno, quasi per miracolo, sia caduto nel baratro. La frana ha travolto i pilastri ed è molto profonda.
MIRACOLO – Sembra che nessuna auto sia finita di sotto, anche se gli accertamenti sono ancora in corso. Sicuramente c’è chi si è salvato per puri miracolo: «Ero in fase di sorpasso, ho visto una persona che sbracciava e ho pensato avesse qualche malore. Poi mi sono voltato e ho visto tutto nero, il viadotto non c’era più». E’ la testimonianza, riferita all’ANSA, del vigilante 56enne riuscito a fermarsi a pochi metri dall’orlo del baratro sulla Torino-Savona. Che continua: «Dietro di me arrivava anche un pullman con decine di persone, per fortuna siamo riusciti a fermarlo».
MINISTRO – «Stiamo lavorando a stretto contatto con le regioni per mettere in sicurezza il territorio ma è una corsa contro il tempo – ha detto il ministro dell’Ambiente, Sergio Costa – la grave condizione di queste ore è il frutto di due emergenze, quella climatica e quella della fragilità del nostro Paese: il 79% del territorio è a rischio per esondazioni, frane e dissesto idrogeologico. A questo dobbiamo pensare e questo dobbiamo avere come orizzonte delle azioni di governo. Abbiamo ridotto di due terzi il tempo dell’erogazione dei fondi e ne sono stati erogati circa 700 milioni in sei mesi in tutta Italia. Adesso i cantieri per la messa in sicurezza del Paese procedano il più velocemente possibile». Il ministro ha precisato che la violenza delle precipitazioni è una delle caratteristiche annunciate dagli scienziati ed è legata ai cambiamenti climatici.
Gilda Giusti