Uno degli arrestati nell’operazione Eden 3, accusato di traffico di droga nell’ambito dell’inchiesta che ruota attorno al boss Matteo Messina Denaro, percepiva dallo scorso aprile il reddito di cittadinanza. Il sussidio era di 500 euro al mese. L’uomo non aveva un’occupazione ufficiale. Precedenti sentenze di condanna non precludevano la concessione del reddito. Adesso i finanzieri del Nucleo di polizia economico-finanziaria stanno indagando anche su quest’aspetto e verificare se alla luce della sua condizione patrimoniale avrebbe potuto fare richiesta del sussidio. Ma è ormai certo che qualcosa nel capolavoro grillino del processo di concessione di questo beneficio va immediatamente modificato, visto che privilegia, sembra, non solo i nullafacenti, ma anche molti delinquenti o ex terroristi-