Fiorentina: Castrovilli-gol anche con il Parma (1-1). Ma Montella deve rischiare di più. Pagelle (Foto)

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Non riesce, alla Fiorentina, il salto in classifica. Castrovilli, ancora lui (un gigante!) pareggia nella ripresa il gol segnato da Gervinho nel primo tempo. Ma con più coraggio, soprattutto da parte di Montella, i viola avrebbero potuto vincere una partita regalata al Parma nel primo tempo: soprattutto per l’insistenza dell’allenatore nello schierare un Boateng del tutto improduttivo: non voglio arrivare a dire, come qualcuno in tribuna stampa, che assomiglia molto a un ex giocatore, ma non è adatto a questo modulo. In questa Fiorentina senza Ribery serve un attaccante che dia profondità alla squadra, che sia un riferimento per i compagni. Boateng sembra spaesato e preoccuato quando tocca la palla. Morale: il Parma si trincera nella sua metà campo, fa muro e riparte con il suo giocatore di maggior pregio: Gervinho. Che trova il gol grazie alla sua rapidità e all’esperienza nel no farsi agguantare in una delle tante ripartenze. Avrebbe potuto fare sfracelli, Gervinho, se sulla sua strada non ci fosse stato un ragazzo, Lorenzo Venuti, protagonista di una grande partita. Secondo me è stato una delle rivelazioni di questa partita, in una difesa menomata dalle assenze di Pezzella e Caceres. Venuti, non male nemmeno contro il Sassuolo, stasera è venuto fuori alla grande contro uno degli avversari, appunto Gervinho, più difficili da marcare di tutto il campionato. Per il resto Fiorentina sfasata nel primo tempo, con un Ghezzal ancora fuori dagli schemi e un Chiesa che fa fatica a ritrovare se stesso, quello spumeggiante e al servizio della squadra ammirata anche l’anno scorso. Badelj? Impreciso. Pulgar? Sa fare di meglio. Nella ripresa, finalmente, Montella si è deciso a mandare in campo Vlahovic. Ma il bravo allenatore del Parma, D’aversa, aveva previsto la mossa e ha chiuso i corridoi. Il gol di Castrovilli è stata una felice intuizione di Dalbert: cross preciso, il suo per la testa di Gaetano. Quindi la mossa Pedro, nel finale. Fuori Boateng e dentro il brasiliano. Fiorentina con il doppio centravanti, ma ormai c’era poco tempo. E il Parma faceva di tutto perderlo. Peccato per i due punti volati via. Che potranno essere recuperati andando a compiere un’impresa a Cagliari. Sì servirà davvero l’impresa contro una squadra che Mran e il suo presidente hanno trasformato in uno squadrone. Ma la Fiorentina deve mostrare a Commisso che è capace anche di far sognare.

MONTELLA – Va controcorrente, Vincenzo Montella: manda in campo Boateng e Ghezzal (prima volta dall’inizio per il giocatore arrivato dal Leicester) e tiene in panchina Vlahovic e Sottil. E’ una sfida, quella dell’allenatore alla critica, e la speranza,davvero, è che abbia ragione lui. Però al momento del fischio d’inizio di una partita senza Pezzella, Caceres e Ribery, i dubbi ci sono tutti. Poco più di duecento, a occhio, i tifosi del Parma nel formaggino della curva Ferrovia. Pronti via e la Fiorentina ci prova con una bella combinazione Castrovilli-Chiesa che frutta solo un calcio d’angolo. Primo tiro vero in porta è di Dalbert (6′) da fuori area dopo un traversone di Ghezzal da destra a sinistra. Palla alta.

ASTORI – Parma pericoloso al 10′: Karamoh va via a destra, Gervinho, pressa la difesa viola, ma il servizio è per Hernani, vicino alla linea di fondo: tiro al volo da posizione difficile, ma la palla finisce, anche in questo caso, altissima. Brivido, un attimo dopo, per un rinvio infelice di Dragowski che serve gli avversari. Cuore addirittura in gola al 13′, il minuto di Astori, quando Gervinho entra in area con la palla al piede, lo attorniano in tre senza fermarlo, lui tocca appena e permette a Dragowski di sottrargli il pallone in uscita. Che Astori, invisibile, abbia dato una mano ai suoi affannati compagni in un momento in cui potevano andare sotto? L’applauso della curva, in ogni caso, si leva scrosciante in memoria del Capitano per sempre.

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VENUTI – Il Parma si chiude a testuggine nella propria metà campo, anche Gervinho e Karamoh vanno a far massa. Ma la Fiorentina sbatte nel muro, le manca quella profondità che Boateng, centravanti non di ruolo, è incapace di dare. Infatti resta lì, a tre quarti, quasi prigioniero degli avversari che cercano di strappargli il pallone, appena capita nei suoi paraggi, per ripartire. E proprio in un classico contropiede, al 24′ Gervinho scappa verso la porta di Dragowski. E’ bravo Venuti che prima lo contrasta, costringendolo a rifugiarsi lateralmente e infine gli soffia il pallone in scivolata, mettendolo in fallo laterale. Applausi. Quindi giallo per Pezzella del Parma, colpevole di aver abbattuto Pulgar. Punizione dello stesso Pulgar: quasi una telefonata al portiere, come si diceva una volta. Ripartenza Parma e Dragowski deve uscire di piede su Kulusevski. Poco dopo altri applausi a Venuti che sbroglia una difficile situazione in area. Se continua a così è da 7 e mezzo.

GERVINHO – Il problema? Che alla Fiorentina mancano idee e intraprendenza là davanti. Chiesa si vede a tratti. Ghezzal tocchicchia, neanche male, ma non incide. Boateng non pervenuto. Al Parma, naturalmente, va bene così. Perchè spera sempre in un’invenxione di Gervinho o di Karamoh. Arbitro criticabile al 35′, quando Kucka dà una tramvata a Chiesa, spedendolo a qualche metro, senza punizione e senza giallo. Ho un sospetto: che abbia un fondamento di verità la leggenda che vuole Chiesa considerato cascatore dagli arbitri (vedi ammonizione di Calvarese a Brescia per simulazione)? Ed è ancora un dubbio contrasto su Chiesa, al 39′, con Federico rotolante in terra, che il Parma va in gol: Gervinho raccoglie alle spalle di tutti i viola. Fuorigioco? L’arbitro fa proseguire e l’attaccante, con rapidità ed esperienza, fa il vuoto alle spalle, fino a far uscire Dragowski e a superarlo con lo scavetto. Parma in vantaggio. Montella dovrebbe riflettere, durante l’intervallo, su questa squadra poco equilibrata.

CASTROVILLI – Durante l’intervallo si scaldano Vlahovic e Sottil, ma in avvio di ripresa non cambia nulla. La Fiorentina prova a ripartire, Castrovilli prima fa una volèe a vuoto, poi sbaglia clamorosamente un appoggio. Ragazzo, ci vuole più concentrazione. Dopo che Badelj sparacchia alto su buon invito di Ghezzal, finalmente Montella chiama Vlahovic. Quindi palla al bacio per Boateng: che la manda a lato. Ed ecco Vlahovic: fuori Ghezzal. Personalmente avrei tolto Boateng. Che all’11 non arriva su un bel lancio di Pulgar. Al 12′ è ancora pericoloso Gervinho: Dragowski respinge di piede. Sale la Fiorentina, Ranieri sfiora il gol su angolo viola. Al 17′ prova a pareggiare Milenkovic su punizione tesa di Pulgar. Palla fuori. Ma al 21′ ecco il gol: cross di Dalbert, Cstrovilli svetta in area su tutti e la mette dentro di testa. Ancora Gaetano. Grande e decisivo. E’ il suo terzo gol, il secondo consecutivo e ancora di testa, come a Reggio Emilia con il Sassuolo.

PEDRO – Ora bisogna crederci. Chiesa (25′) salta finalmente l’uomo ma sbaglia nel rasoterra centrale per Vlahovic. Troppo corto. Un minuto dopo grande traversone di Dalbert da sinistra per Vlahovicche non ci arriva per un pelo, a pochi centimetri dalla porta. La Fiorentina cresce, la manovra è fluida. Chiesa sa che deve farsi perdonare e al 28′ si proietta a rete, il movimento è di pregio, ma la conclusione va fuori. Il Parma sostituisce Karamoh, stanco, con Sprocati. Piove. Mentre il Parma sostituisce Kulusevski con Gagliolo, Montella decide di regalare uno scampolino di partitas (forse 10′ con il recupero) a Pedro. Il brasiliano, a furor di popolo, sostituisce Boateng (era ora!). I viola attaccano con il doppio centravanti. Pedro tocca un paio di palloni, cerca la stoccata. Quattro minuti di recupero. Il Parma cerca di far passare il tempo per raccattare il punticino. E ci riesce. Purtroppo per i viola che non riescono a fare il salto in classifica.

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Sandro Bennucci

FIORENTINA – PARMA

Dragowski 6,5 Sepe 6
Venuti 7 Darmian 6,5
Milenkovic 6,5 Iacoponi 6
Ranieri 6 Dermaku 6
Dalbert 6,5 Pezzella (nel st dal 23′ Barillà, 6) 5,5
Pulgar 6 Kucka 6
Badelj 5,5 Scozzarella 6
Castrovilli 7 Hernani 5,5
Ghezzal (nel st dal 9′ Vlahovic, 6) 6 Kulusevski (nel st dal 38′ Gagliolo, sv) 5,5
Boateng (nel st dal 39′ Pedro, sv) 5 Gervinho 7,5
Chiesa 6 Karamoh (nel st dal 28, Sprocati, sv) 6,5
All.: Vincenzo Montella 5,5 All.: Roberto D’Aversa 6
Arbitro: Pairetto di Nichelino 5,5
Marcatori: nel pt al 40′ Gervinho; nel st al 22′ Castrovilli
Note Ammoniti: Pezzella, Darmian, Dalbert, Pulgar Spettatori: 32.479 (di cui 28.026 abbonati) per un incasso totale di 401.248 euro

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