8 motovedette tunisine fermano barcone che viaggiava verso l’Italia con 110 presunti profughi

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Mentre le navi Ong solcano il Mediterraneo per sottrarre i migranti al controllo delle autorità tunisine e libiche, legittime titolari delle rispettive zone Sar, violate dalla navi Ong, Tunisi ci informa che ci sono volute otto motovedette della Guardia costiera per riuscire nella notte tra venerdì e sabato scorso a fermare e far invertire la rotta ad un peschereccio con 110 migranti a bordo, partito dalle coste di Sfax e diretto verso l’Italia.

Lo ha reso noto il ministero dell’Interno tunisino in un comunicato precisando che dopo aver ricevuto informazioni di intelligence sulla partenza verso le coste italiane di un peschereccio con 110 persone a bordo di diverse nazionalità, comprese donne, tre motovedette hanno prontamente raggiunto l’imbarcazione, il cui comandante si è però rifiutato di rispettare le istruzioni fornite dagli ufficiali attraverso altoparlanti, segnali navali e comunicazione diretta. I migranti a bordo del peschereccio hanno impugnato coltelli e armi bianche e lanciato oggetti contundenti verso le unità della Guardia costiera che hanno danneggiato le finestre di un’unità navale e ferito leggermente due uomini della Guardia costiera, si legge nel comunicato. Questa gente noi dovremmo accogliere secondo le Ong che battono i mari per scaricarli tutti in Italia.

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