Manovra: c’è il «superbonus della Befana». Ultima trovata del governo contro i contanti

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Mancano i soldi e un serio programma economico-finanziario, ma la fantasia non fa difetto a Palazzo Chigi. Che si è appena inventato un superbonus per chi paga con carte e bancomat nei settori più a rischio evasione. Da abbinare al meccanismo del cashback mensile su tutti i pagamenti tracciabili e da dare tutto in una volta, magari a inizio anno: infatti sarebbe già stato ribattezzato «bonus della Befana». E’ una delle ipotesi allo studio in vista della manovra per incentivare la moneta elettronica. Si inserirebbe, però, spiegano fonti qualificate, all’interno del piano più complessivo della nuova Iva, con rimodulazione delle aliquote.

Ed ecco quindi l’idea che pare piaccia molto a Giuseppe Conte: il superbonus del 19%, fino a 2500 euro di spesa: è l’ipotesi concreta cui si starebbe lavorando in queste ore. L’entità del bonus, spiegano fonti di governo, dipenderà dalle risorse, ma l’idea è quella di restituire fino a 475 euro ai contribuenti che nell’anno precedente abbia speso fino a 2500, con carta o bancomat, per spese in alcuni settori che sono più a rischio evasione. La perplessità? Che l’invenzione risulti di fatto inapplicabile, o non redditizia, e che si ricorra al solito prelievo forzoso dalle tasche di chi le tasse le paga e le ha sempre pagate: ossia lavoratori dipendenti e pensionati.

Sandro Bennucci

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