AGIPRESS – Nella sua nota mensile sull’andamento dell’economia italiana, l’Istat spiega che le turbolenze geopolitiche dovute in buona parte all’evoluzione incerta degli accordi commerciali internazionali e all’aumento dei rischi di “hard Brexit” hanno penalizzato ulteriormente la congiuntura economica mondiale. “L’economia italiana – spiega la nota Istat – rimane caratterizzata dal proseguimento di una fase di stagnazione: nel secondo trimestre il prodotto interno lordo (Pil), in valori concatenati con anno di riferimento 2010, corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato, si è mantenuto sugli stessi livelli dei tre mesi precedenti. La debolezza dei ritmi produttivi si è riflessa anche sul mercato del lavoro, determinando l’interruzione della crescita delle unità di lavoro e delle ore lavorate che aveva caratterizzato i mesi precedenti. L’inflazione al consumo ha mostrato una lieve ripresa, rimanendo comunque su livelli contenuti. Il divario inflazionistico a favore dell’Italia rispetto ai paesi dell’euro si è ristretto leggermente. Ad agosto, l’indice del clima di fiducia ha evidenziato un deterioramento sia per i consumatori sia per le imprese. Il recente peggioramento e l’elevata instabilità del quadro congiunturale si sono riflessi sull’andamento dell’indicatore anticipatore che ha segnato un’ampia flessione suggerendo il proseguimento della fase di debolezza dei livelli di attività economica” – conclude Istat..