Chiude la questione del vicepremier, Luigi Di Maio, rinunciando, così come aveva già annunciato il Pd. Ma sulla nascita del nuovo governo pesa ancora il voto dellapiattaforma Rousseau. Che, si fa notare in casa grillina, non sarà assolutamente un’esercitazione pro forma.
Luigi Di Maio chiude il tema dei vicepremier dopo un incontro a Palazzo Chigi tra i capigruppo di M5S e Pd con queste parole: «Non esiste più il problema. Anche il Pd ha fatto passo indietro, ora ministri non condannati. Noi non svendiamo le nostre idee e come capo politico sento sempre il dovere difendere la dignità mia e degli eletti – lo dice in un video su fb Di Maio – Avevamo due strade, la prima tornare al voto, la seconda provare a verificare se c’era qualcuno a realizzare il nostro programma. Abbiamo guardato alle soluzioni, non alle poltrone». E ora il referendum su Rousseau, atteso per domani, martedì 3 settembre.
Ernesto Giusti