Sagge parole del presidente della Cei, cardinal Gualtiero Bassetti, sulla crisi in atto. “Non si può governare su dei contratti, ma lo si deve fare sui progetti e aspetto che qualcuno sia in grado di poterne fare concordati e attuabili per il bene comune”: lo ha detto il cardinale Gualtiero Bassetti, presidente della Cei e arcivescovo di Perugia, rispondendo a una domanda sulla crisi di Governo. L’ha fatto a margine dell’inaugurazione dell’oratorio dedicato a Giampiero Morettini a San Martino in Campo, nel capoluogo umbro. “Ogni crisi preoccupa – ha aggiunto -, speriamo che sia di crescita”.
“Ho una visione più laica della politica che per noi è fatta di contenuti evangelici” ha sottolineato ancora il card.
Bassetti. Sull’ipotesi di tornare al voto subito o andare verso la formazione di un nuovo governo il presidente della Conferenza episcopale italiana non si è voluto pronunciare. Limitandosi a dire che “occorre vedere come si mettono le cose” riferendosi alle consultazioni aperte dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. “La religiosità – ha aggiunto l’arcivescovo di Perugia – si esprime in chiesa è nei luoghi della fede”. Bassetti ha quindi sottolineato che “bisogna distinguere la religiosità dalla fede”. “La fede – ha detto – è una cosa molto seria, è un’adesione a Cristo, ai valori del Vangelo. La religiosità è la copertura della fede. Quindi io – ha concluso il presidente della Cei – non ho mai giudicato nessuno perché non ho il metro per misurare la fede di nessuno”.