Sono stati iscritti nel registro degli indagati dalla procura di Livorno il figlio e la nuora di Simonetta Gaggioli, ex funzionaria della Regione Toscana, 73 anni, il cui cadavere, in avanzato stato di decomposizione e avvolto in un sacco a pelo, è stato ritrovato in un fosso lungo la vecchia Aurelia a Riotorto, frazione del comune di Piombino. Si tratterebbe di un atto necessario – spiega Il Tirreno che ha riportato la notizia – per permettere ai due di nominare dei consulenti che assistano all’esame autoptico sulla salma della donna, eseguita oggi, mercoledì 7 agosto, all’istituto di medicina legale di Pisa. Il medico legale Luigi Papi consegnerà la relazione nelle prossime settimane.
L’ipotesi di reato, al momento, è occultamento di cadavere. Secondo gli investigatori, la donna potrebbe essere morta altrove e solo dopo qualcuno avrebbe abbandonato il suo cadavere nel fosso, in una zona isolata. Dai risultati dell’autopsia gli inquirenti si aspettano di capire se la morte della donna sia avvenuta per cause naturali o se si sia trattato di un omicidio. L’esame esterno sul cadavere, effettuato sul luogo del ritrovamento, non aveva evidenziato segni di violenza. Nei giorni scorsi il figlio di Simonetta Gaggioli, Filippo Andreani, 47 anni, e la moglie, Adriana Rocha, sono stati sentiti a lungo dagli investigatori e la loro auto è stata sequestrata per accertamenti.