Ha cercato d’impedire il controllo congiunto programmato della sua ditta nel settore moda, a Carmignano, da part e dei carabinieri forestali, assieme ai militari del nucleo ispettorato del lavoro. I fatti sono stati segnalati alla Pr ocura della Repubblica presso il Tribunale di Prato e adesso l’indagata, una quarantenne cinese, è stata denunciata e r ischia fino a tre anni di reclusione. I militari si erano recati all’ingresso del capannone dove ha sede la ditta per es eguire un controllo congiunto in materia ambientale e di diritto del lavoro quando la titolare, apparentemente senza mot ivazioni plausibili, si è opposta all’esecuzione degli accertamentisino ad impedirli di fatto. I militari, quindi, non ravvisando gli estremi per richiedere un’irruzione forzata, hanno preferito rimandare le verifiche.Grazie all’esecuzione di accurate attività di carattere informativo, i carabinieri forestali e i colleghi del nucleo ispettorato del lavoros ono riusciti ad eseguire il controllo in un se

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Ha cercato d’impedire il controllo congiunto programmato della sua ditta nel settore moda, a Carmignano, da parte dei carabinieri forestali, assieme ai militari del nucleo ispettorato del lavoro. I fatti sono stati segnalati alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Prato e adesso l’indagata, una quarantenne cinese, è stata denunciata e rischia fino a tre anni di reclusione. I militari si erano recati all’ingresso del capannone dove ha sede la ditta per eseguire un controllo congiunto in materia ambientale e di diritto del lavoro quando la titolare, apparentemente senza motivazioni plausibili, si è opposta all’esecuzione degli accertamenti
sino ad impedirli di fatto. I militari, quindi, non ravvisando gli estremi per richiedere un’irruzione forzata, hanno preferito rimandare le verifiche.

Grazie all’esecuzione di accurate attività di carattere informativo, i carabinieri forestali e i colleghi del nucleo ispettorato del lavoro
sono riusciti ad eseguire il controllo in un secondo momento, accedendo ai locali della ditta e portando a compimento gli
accertamenti programmati. Le verifiche hanno riguardato in particolare il ciclo dei rifiuti, la regolarità dei lavoratori impiegati e la presenza di clandestini. Sono venute alla luce numerose irregolarità in materia di diritto del lavoro e di presenza di clandestini cosicchè, oltre a comminare sanzioni amministrative per oltre 10.000 euro, l’attività è stata sospesa poichè il 40% dei lavoratori presenti sul luogo di lavoro è risultato impiegato abusivamente e due stranieri irregolari sul suolo nazionale sono stati presi in carico dai militari della stazione di Iolo che li ha accompagnati presso il comando provinciale di Prato al fine di eseguire gli adempimenti di rito. Ciononostante, la posizione più grave sembra quella dell’imprenditrice cinese che, per aver precedentemente impedito ai militari di eseguire il controllo in materia ambientale, rischia una pesante condanna.

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