Nomine Ue: nessun accordo, rinvio a domani. Questo è il fallimento dell’Unione, afferma Macron

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Fumata nera sulle nomine per i posti chiave delle istituzioni dell’Ue. Il presidente del Consiglio europeo Donald Tusk ha sospeso la riunione, ed ha convocato un nuovo incontro per domani alle 11. “Il pacchetto precostituito di Osaka mi ha lasciato molto perplesso insieme a dieci-undici paesi”: “Abbiamo opposto una obiezione”, ha detto il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, lasciando il Consiglio europeo. Sarebbero undici i Paesi che nei colloqui della scorsa notte con Donald Tusk hanno espresso contrarietà alla nomina di Frans Timmermans alla Commissione Ue.

“Non siamo andati al voto perché nessun candidato avrebbe avuto la maggioranza”, ha detto la cancelliera Angela Merkel al termine del vertice Ue sulle nomine. Inoltre, anche una maggioranza con un margine troppo esiguo, ha poi aggiunto Merkel, “non sarebbe stato abbastanza, anche se sufficiente in base alle regole, al fine di evitare tensioni” che avrebbero potuto condizionare il futuro dell’Ue.”

I lavori del vertice europeo a 28 con la colazione di lavoro, erano ripresi in ritardo perché la cancelliera Angela Merkel subito prima si era riunita con gli altri leader del Ppe per cercare di accrescere il margine di consensi sui nomi del pacchetto che il presidente del Consiglio europeo Donald Tusk ha presentato nella seduta plenaria, con risultati catastrofici.

Macron, molto onestamente, ha dichiarato quello che è parso a tutti evidente, il fallimento di questa Unione Europea: «Abbiamo finito questa giornata con quello che si può chiamare un fallimento, perché non è stato trovato un accordo e credo che abbiamo dato un’immagine molto negativa dell’Europa. Nessuno può essere contento di questo risultato”dopo tante ore. Questo fallimento è dovuto alle divisioni, da una parte in seno al Partito popolare europeo, e dall’altro lato divisioni geografiche in seno al Consiglio», ha spiegato.

Abbiamo parlato dei vertici Ue, auspicando che si trovi assieme sollecitamente un’intesa per far partire la vita delle istituzioni anche perche’ l’Ue ha di fronte a se’ alcune grandi sfide da governare – ha detto il presidente Sergio Mattarella parlando da Vienna -: dal clima ai migranti, dall’economia alla sicurezza. Ci auguriamo che tutto si concluda domani e questo consenta all’Ue di partire con sollecitudine per affrontare quei problemi che solo insieme, come Unione, possono esser affrontati con successo”.

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