Sea Watch denuncia le Autorità italiane alla procura di Agrigento

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Sea Watch per il tramite dei suoi legali Alessandro Gamberini del foro di Bologna e Leonardo Marino del foro di Agrigento «hanno trasmesso un esposto alla Procura della Repubblica di Agrigento per portare all’attenzione dei magistrati i tratti essenziali della vicenda, relativa alla presenza, avanti al Porto di Lampedusa, della nave Sea Watch 3, con a bordo, oltre all’equipaggio, 43 persone, tra le quali 3 minori non accompagnati, soccorsi in data 12 giugno 2019 in acque internazionali, a circa 47 miglia dalle coste libiche. Attraverso la ricognizione del caso già segnalata dal Capitano della Sea Watch 3, Carola Rackete, alla Guardia Costiera nella giornata di ieri – affermano i legali in una nota -, si vuole contribuire alla valutazione circa la sussistenza di eventuali condotte di rilevanza penale, poste in essere dalle autorità marittime e portuali preposte alla gestione delle attività di soccorso, nonché demandare alla valutazione dell’autorità giudiziaria l’adozione di tutte le misure necessarie a porre fine alla situazione di gravissimo disagio a cui sono attualmente esposte le persone a bordo della nave».

La Procura prenderà sicuramente in serio esame l’esposto, ma speriamo faccia altrettanto quando la Guardia di Finanza e la Guardia costiera denunceranno le violazioni dell’Ong Sea Watch e della capitana Carola Rackete. Visti i precedenti ci crediamo poco.

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