Sarri alla Juve, ora è ufficiale, il comunicato di saluto del Chelsea

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Due comunicati, quasi in contemporanea, uno di saluto e l’altro di ben arrivato. Dopo una sola stagione, Maurizio Sarri lascia il Chelsea e torna in Italia, dove allenera’ la Juventus: contratto triennale, fino al 2022, per il tecnico nato a Napoli ma cresciuto in Toscana. Il primo annuncio arriva daLondra: i Blues fanno sapere di aver trovato un accordo con la Juve visto che Sarri era sotto contratto per altri due anni. “Dopo la finale di Europa League, Maurizio ci ha espresso chiaramente quanto desiderasse tornare in Italia, spiegandoci quanto fossero importanti le ragioni che lo spingevano a tornare – ha spiegatoMarina Granovskaia, braccio destro di Roman Abramovich – Credeva anche fosse importante essere piu’ vicino alla famiglia e per il bene dei suoi anziani genitori sentiva di voler vivere piu’ vicino a loro. Lo ringraziamo per tutto il lavoro fatto durante lastagione, per aver vinto l’Europa League, per averci guidato a un’altra finale di Coppa e al terzo posto in Premier. Gli facciamo anche i complimenti per essersi assicurato il piu’ importante incarico in serie A e gli auguriamo il meglio per il futuro».

Ora la Juventus, alla quale ha conteso lo scudetto nei suoi tre anni al Napoli. Raccogliera l’eredita’ di un altro tecnico toscano, Massimiliano Allegri, e che eredita’: 5 scudetti, 4 Coppe Italia, due Supercoppe italiane e due finali di Champions. Sarri sara’ chiamato a vincere ma non solo. Il gioco spettacolare espresso al Napoli – una delle ragioni chehanno spinto il Chelsea a puntare su di lui – e’ la svolta che la Vecchia Signora cerca per fare quell’ultimo step, quello che la separa dall’agognata Champions League. E per questo non ha esitato a rivolgersi al vecchio nemico, a chi, negli anni partenopei, era stato tutt’altro che tenero verso il club guidato da Andrea Agnelli. A Napoli non la prenderanno bene, gia’ nei giorni scorsi il suo possibile approdo sulla panchina bianconera era vissuto come un tradimento. Ma come ha detto dopo il trionfo di Baku lo stesso Sarri, il rivoluzionario che voleva assalire il palazzo,la professione a volte ti porta a fare un altro tipo di percorso. Il Comandante guidera’ ora un altro assalto, quello alla coppa dalle grandi orecchie.

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