al Teatro del Maggio Musicale debutta «Le nozze di Figaro» di Wolfgang Amadeus Mozart

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Conto alla rovescia per il debutto, al Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, de «Le nozze di Figaro» di Wolfgang Amadeus Mozart, primo capitolo della trilogia per la quale il Sovrintendente Chiarot ha voluto una regia al femminile; per questo titolo è stata scelta una donna, l’estone Kristiina Poska, anche per guidare l’Orchestra e il Coro del Maggio (mentre per il «Don Giovanni» e il «Così fan tutte», nelle prossime stagioni, ci sarà il direttore principale Fabio Luisi; le registe saranno rispettivamente Nicola Raab ed Elena Bucci).

Con le «Le nozze di Figaro», il cui nuovo allestimento è la quarta opera in cartellone per l’82° Festival del Maggio Musicale Fiorentino, si cimenta l’attrice (e musicista) Sonia Bergamasco, al suo debutto nella regia d’opera, anche se non della regia teatrale in assoluto.

Il giovane baritono Mattia Olivieri, già apprezzato come Alphonse nella «Favorite» di Donizetti l’anno scorso, debutta il ruolo del Conte di Almaviva; già sperimentato come Figaro invece Simone Del Savio, che con Miriam Albano (Cherubino) ha preso parte all’allestimento di Vick all’Opera di Roma; Serena Gamberoni è stata già la Contessa a Cagliari con Johnatan Miller, dopo aver interpretato Susanna, mentre Valentina Mastrangelo è già stata Susanna a Dubai e a Jesi, ma ha sperimentato anche il ruolo della Contessa.

Spiega Sonia Bergamasco: «Personalmente, ho amato (e odiato) tutti i personaggi della storia, e il mio primo desiderio è stato quello di raccontare ciascuno di loro nella sua umana complessità, senza scorciatoie. Di qui, la necessità di dare spazio anche a personaggi solitamente poco indagati come Basilio, e soprattutto Marcellina, ripristinando le arie loro dedicate (e quasi sempre tagliate), nell’ultimo atto. Kriistina Poska, che dirige l’orchestra in questa nuova edizione delle Nozze, ha seguito dall’inizio le prove di regia e ne ha condiviso ogni fase con un’attitudine estremamente empatica, consentendo in questo modo di moltiplicare le occasioni di dialogo. Marco Rossi, autore delle scene, è stato con me dalle primissime fasi del progetto per dare forma al giardino-labirinto che si rivela per gradi, ossigenato fin dall’inizio dal verde del tavolo da biliardo e del piano inclinato della scena fino a “svelarsi” – nell’immagine notturna dell’ultimo atto – in tutta la sua magica profondità, come un enorme tavolo da gioco. Complessità e tenerezza, gioco e malinconia. Un affresco di società – che indossa i costumi vividi di un Settecento aggiornato con grinta e sapienza da Gianluca Sbicca – in cui “il popolo” è braccio armato di Figaro e protagonista delle incursioni “teatrali” da lui orchestrate al fine di ristabilire i diritti calpestati. Teatro nel teatro, gioco di specchi e scambio di ruoli. Un “sogno di una notte di primavera” in cui i due “promessi sposi” della lirica, insidiati dal potente di turno, si ricongiungono nel finale in un giardino illuminato dai raggi della luna (le luci sono di Cesare Accetta, artista e amico di sempre). Il labirinto notturno che ha rivelato a Susanna e a Figaro, al Conte e alla Contessa e a tutti gli altri protagonisti del racconto le contraddizioni dei sentimenti, le insidie della ragione, la fragilità delle relazioni umane si chiude con l’immagine di un equilibrio riconquistato attraverso un gesto di perdono: un perdono laico, struggente, forse fuggevole, ma umanissimo». Nell’abbondante mese di prove di regia, iniziate il 7 maggio, mattina e pomeriggio, Sonia Bergamasco ha perseguito la naturalezza e l’essenzialità dei gesti (come modello per l’espressione del dolore della Contessa ha mostrato una foto della Duse che legge la lettera nella «Dame aux camélias»). L’opera è proposta in versione integrale. Dopo il debutto al Festival, entrerà in rotazione con le opere di repertorio.

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Teatro del Maggio Musicale Fiorentino (Piazzale Vittorio Gui, 1)

Sabato 15, lunedì 15, mercoledì 19 e venerdì 21 giugno, ore 20

«Le nozze di Figaro». Commedia per musica in quattro atti K. 492. Libretto di Lorenzo Da Ponte. Musica di Wolfgang Amadeus Mozart. Nuovo allestimento del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino. Orchestra e Coro del Maggio Musicale Fiorentino, Maestro concertatore e direttore Kristiina Poska, Maestro del Coro Lorenzo Fratini. Regia Sonia Bergamasco. Scene Marco Rossi. Costumi Gianluca Sbicca. Luci Cesare Accetta. Movimenti coreografici Paolo Arcangeli. Aiuto regista João Aboim Carvalho, aiuto costumista Rossana Gea Cavallo. Il Conte di Almaviva Mattia Olivieri, La Contessa di Almaviva Serena Gamberoni, Susanna Valentina Mastrangelo, Figaro Simone Del Savio, Cherubino Miriam Albano, Marcellina Patrizia Cigna, Don Bartolo Adriano Gramigni, Basilio Dave Monaco, Don Curzio Claudio Zazzaro, Barbarina Costanza Fontana, Antonio Patrizio La Placa, Due contadine Elena Bazzo, Nadia Pirazzini, figuranti specialo Elena Barsotti, Gaia Mazzeranghi, Cristiano Colangelo, Giacomo Dominici, Pierangelo Preziosa.

Non moltissimi i biglietti ancora in vendita, con prezzi che variano da 30 a 110 euro. Acquistabili in biglietteria, nei punti Box Office e sul sito del Maggio.

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