Firenze: Ataf multò autista accusato di parlare al cellulare. Il giudice ha condannato l’azienda

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L’Ataf è stata condannata per aver multato un autista accusato di aver parlato al cellulare, in base al reclamo di un viaggiatore. Il tribunale di Firenze ha condannato infatti l’azienda di trasporti, Ataf Gestioni srl, a restituire l’importo trattenuto dalla busta paga di un dipendente – poco più di 38 euro -, che era stato sanzionato perché accusato, in base al reclamo presentato da un passeggero, di essersi messo alla guida di un bus parlando al cellulare senza auricolare e fumando una sigaretta. E’ quanto reso noto dal sindacato lavoratori mobilità Fast Confsal.

«L’azienda – spiega il sindacato – ha dato per certi i fatti indicati nel reclamo, e senza fare i dovuti riscontri ha sanzionato con quattro ore di multa l”autista che nella data e nell’orario indicati nel reclamo guidava l’autobus in questione». Il dipendente si è rivolto quindi al sindacato, per convincere la dirigenza dell”azienda a fare le verifiche dovute per accertare i fatti, ma Ataf, si legge sempre nel comunicato, è stata irremovibile ritenendo il caso archiviato. Così l’autista si è rivolto al giudice del lavoro, assistito dagli avvocati Alessandro Failla e Tommaso Grazzini. Ieri, 5 giugno, il giudice del tribunale, spiega ancora il sindacato, «ha accertato la completa estraneità dell”autista individuato da Ataf», rilevando la labilità dell’impianto accusatorio. Ataf Gestioni srl è stata condannata a restituire l’importo trattenuto al lavoratore, oltre interessi e rivalutazione, e al pagamento delle spese legali.

Gilda Giusti

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