Consiglio dei ministri: saltano decreto sicurezza e provvedimenti per la famiglia. Solo nomine

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La mediazione del premier Giuseppe Conte dovrebbe far sparire dal Consiglio dei ministri, programmato per lunedì 20 maggio, i due provvedimenti cari a Salvini e Di Maio. Tanto il decreto sicurezza di Salvini quanto il decreto famiglia di Di Maio sollevano dubbi tecnici. Con queste motivazioni il premier potrebbe spiegare una decisione di affrontarli dopo le europee. Le misure del Viminale, smontate dai tecnici di Farnesina e Palazzo Chigi, non supererebbero – insistono fonti pentastellate – il vaglio di costituzionalità del Quirinale. Il provvedimento sulla famiglia ha coperture dubbie, secondo la Ragioneria dello Stato. Le opzioni principali al vaglio del premier sarebbero al momento due: tagliare fuori entrambi i decreti dall”ordine del giorno o avviare la discussione ma senza approvarli.

Lunedì dunque in Cdm potrebbe arrivare solo un pacchetto di nomine. Quasi sicura è la scelta alla guida della Ragioneria generale di Biagio Mazzotta, ora vice dell’uscente Daniele Franco. Più controversa la scelta di Alessandra Dal Verme per guidare il nuovo dipartimento per gli Investimenti voluto da Giovanni Tria al Mef. Al vertice della Guardia di Finanza, sembra destinato ad arrivare il generale di corpo d”armata Giuseppe Zafarana, attuale comandante interregionale dell’Italia centrale. Il suo nome avrebbe il via libera della Lega e troverebbe consensi anche nel M5s: salvo sorprese, dovrebbe avere la meglio sull”altro candidato, il generale di corpo d’armata Edoardo Valente.

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