Marina militare soccorre una trentina di migranti in acque libiche, ma Salvini nega un porto

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Continua il duello nemmeno tanto nascosto fra Lega e M5S all’interno del Governo e questa volta rischia di farne le spese una nave della Marina Militare che ha soccorso una trentina di migranti al largo della Libia. Si profila un altro caso Diciotti. Secondo quanto si apprende da fonti qualificate, il recupero dei migranti è avvenuto questa mattina. Salvini afferma che non ci sono porti disponibili.

«Io faccio il ministro per difendere i confini e bloccare i trafficanti, espellere i clandestini, difendere i porti e la sicurezza degli italiani. Salvare le vite, per carità, è obbligo di uomini e donne del mare, però ho chiesto chiarimenti del perché si fosse in acque libiche e del perché non si sia chiamata la guardia costiera libica che solo ieri è intervenuta per salvare 216 persone. Ecco, non vorrei che ci fosse un ministro che difende i confini e qualcun altro che invece porta immigrati in Italia. Sto aspettando la documentazione e per intanto, siccome è mia competenza, non indico nessun porto italiano disponibile allo sbarco. E’ vero che bisogna chiarirealcune vicende all”interno del governo», ha aggiunto.

«Dal ministro Trenta non è arrivata alcuna indicazione particolare, ma abbiamo massima fiducia nell’operato della nostra Marina Militare e dei nostri uomini e donne in uniforme». Così fonti della Difesa a proposito dell’attività di soccorso di migranti da parte di una nave della Marina militare al largo della Libia.

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