Non sa a quale santo votarsi, Vincenzo Montella: «Dispiace per i ragazzi che ce la stanno mettendo tutta. Non meritavamo di perdere, ci sono delle situazioni che non vanno per il verso giusto. La squadra ha creato tanto anche oggi, forse manca un po’ di tranquillità. Forse è questo non ti fa fare gol. Ci prendiamo le critiche, anche forti. La squadra sta provando a giocare, non è nemmeno fortunata». A chi gli chiede se sia il caso di andare in ritiro: «Il ritiro? Una volta era fatto per stare insieme, per fare gruppo. Oggi ognuno sta per i fatti suoi, da solo col suo smartphone». Dalla proprietà, dai Della Valle, nessun segnale. Ma in settimana dovrà succedere qualcosa perchè al di là di un rischio retrocessione più teorico che pratico (l’Empoli dovrebbe vincere le prossime tre partite e la Fiorentina perderle tutte), la situazione non più sostenibile a Firenze. Tifosi in rivolta contro la proprietà. Nemmeno nella stagione della retrocessione in B e del fallimento (2001-2002) la squadra era caduta così in basso.
Dall’altra parte l’orgoglio di Andreazzoli: «Noi cercavamo un riscatto personale, non giocavamo per la classifica, ma per la vittoria. Volevamo avere una soddisfazione per noi e per il pubblico. Giocare il derby e vincerlo non è mai facile. Siamo soddisfatti per quello
che abbiamo avuto. Ora ci interessa la classifica. Non si sistema, ma mette gli altri sotto pressione, che non è indifferente a questo punto del campionato. Ci crederemo fino alla fine, vogliamo provarci. Se sarà morte vogliamo morire da vivi».
Ernesto Giusti