Il grosso degli ex renziani, riuniti attorno a Luca Lotti e Lorenzo Guerini, hanno tutto pronto per strutturare la loro nuova corrente. Anche il nome, che conterrà il termine “Riformista”. Intanto il segretario dem Nicola Zingaretti, a Torino per aprire la campagna elettorale di Sergio Chiamparino, ha dato l”avvio ad un week end di tesseramento per strada del Pd, mentre proseguono le trattative in vista delle Europee con Mdp-Art.1 che oggi ha aperto il congresso. Roberto Speranza ha proposto il sì alla lista unitaria e Massimo D’Alema ha attaccato proprio il Pd.
Intanto l”area di Lotti e Guerini ha deciso di rendersi autonoma dalle altre componenti che al congresso hanno sostenuto Maurizio Martina. L’idea, ha spiegato Camillo D”Alessandro, è quella di una Associazione, con tanto di statuto e Manifesto delle idee, per raccogliere le adesioni, le cui bozze sono state anticipate in giornata dall”ANSA. Per il nome si parla di Base Riformista, dove il primo termine potrebbe essere anche Iniziativa, o Alternativa o Area (l”acronimo B.R. non piace a molti). “Il tema – ha detto Guerini – è lavorare ad un”area fortemente riformista che rappresenti chiaramente che la cultura liberal-democratica e cattolico-democratica hanno cittadinanza piena nel Pd. Anzi che senza queste culture il Pd non c”è”. Il Manifesto sarà pubblicato ai primi di maggio, mentre il varo dell”Associazione in una manifestazione nazionale sarà dopo le Europee, per non creare tensioni nel partito in piena campagna elettorale. Lotti in passato ha detto che l”area che fa capo a lui e a Guerini starà comunque nel Pd, anche in caso di abbandono di Renzi, e la strutturazione in Associazione, serve a confermare tutto ciò.
A Torino invece Zingaretti ha iniziato la due giorni del Pd per il tesseramento nelle strade, per aprire le porte a una generazione nuova che può e deve tornare. Ha anche firmato le tessere di alcuni nuovi aderenti. Proprio un tesseramento aperto, in cui non sia necessario recarsi ad un circolo, può rompere gli equilibri tra le correnti. Come ha detto Francesco Boccia, che ha suggerito anche il tesseramento on line.
La cosa più importante ora è stringere una serie di accordi in vista delle Regionali del Piemonte (oggi concluso quello con i Moderati di Giacomo Portas), le amministrative e le europee.
Qui c”è il tema della lista unitaria anche con Mdp-Art.1 che, ha ribadito Zingaretti, non implica “la confluenza”, dei bersaniani e dalemiani nel Pd, bensì una “convergenza di due partiti diversi con proprie idee”. Al congresso di Art.1 il coordinatore Roberto Speranza ha proposto l”assenso alla lista unitaria, con la plenipotenziaria di Zingaretti, Marina Sereni, che ha espresso apprezzamento: “oggi abbiamo fatto un altro passo avanti”. D”Alema però ha criticato il Pd, che non ha “ammesso gli errori” fatti sotto la gestione Renzi, e ha ironizzato su Carlo Calenda. Parole che mettono in difficoltà Zingaretti, chiamato a far digerire agli ex renziani l”accordo con Mdp-Art.1. L”oggetto del contendere sono i nomi da inserire in lista con il Pd che chiede nuove personalità mentre D”Alema sponsorizza l”uscente Massimo Paolucci.