Migranti: via libera allo sbarco di 2 donne e 2 bimbi. Salvini: «Non vogliono scendere dalla nave»

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Chi può sbarcare dalla Alan Kurdi si rifiuta di farlo. «Donne e bambini non vogliono scendere dalla nave. Non ci resta che augurare loro buon viaggio verso Berlino». Lo dice il ministro dell’Interno, Matteo Salvini. Il Viminale aveva dato via libera allo sbarco di due bambini di 1 e 6 anni, delle rispettive madri e di una donna incinta.

La Alan Kurdi – intanto – continua la sua navigazione a zig zag, avanti e indietro, ai confini delle acque territoriali italiane ad una decina di di miglia a sud-est di Lampedusa. Il comandante dell’imbarcazione della ong tedesca Sea Eye – a bordo 64 migranti soccorsi e 17 uomini di equipaggio – non ha ancora ottenuto dal Centro di coordinamento marittimo della Guardia costiera di Roma l’autorizzazione ad entrare nelle acque territoriali. E’ infatti in vigore il divieto messo nero su bianco ieri con una circolare del Viminale che definisce non inoffensivo il transito della Alan Kurdi in acque italiane. E l’imbarcazione tedesca si tiene così al limite delle 12 miglia dall’isola, in acque internazionali, in attesa di uno sblocco della situazione, dopo la disponibilità comunicata dalla Germania a farsi carico di una parte dei migranti a bordo. A Lampedusa motovedette di Guardia costiera e Guardia della finanza monitorano la situazione.

«Come fatto in passato, la Germania è disposta a dare il suo contributo nell’accoglienza, anche nel caso delle 64 persone della nave Alan Kurdi», ha detto il portavoce del ministero dell’Interno tedesco rispondendo a domande in conferenza stampa sulla vicenda della nave della ong tedesca Sea Eye, e allo specifico richiamo italiano alla sicurezza nel Mediterraneo. Il portavoce ha tuttavia ribadito l’appello ad un impegno in questo senso anche dagli altri partner europei e alla necessità di attivare un meccanismo ad hoc.

«Abbiamo pregato la Commissione Ue di assumere il coordinamento del caso Alan Kurdi e di considerare la necessità che la nave entri al più presto in un porto sicuro», ha detto un portavoce del ministero dell’Interno tedesco. La Commissione europea sta iniziando a prendere contatti per sostenere e coordinare gli Stati membri che sono pronti a dare prova di solidarietà per le persone a bordo della nave. Così una portavoce della Commissione Ue, che aggiunge: «Questo evento mostra quanto sia urgente avere soluzioni prevedibili sullo sbarco dei migranti».

Gilda Giusti

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