Toscana: Consiglio impegna la Giunta a ridisegnare il piano faunistico

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La Giunta toscana si impegni a redigere una proposta di modifica al piano faunistico regionale con la possibilità di salvaguardare le autorizzazioni, e consentendo ai titolari di cederle in vita o dopo la morte. Lo chiede una mozione della Lega, presentata dalla capogruppo Elisa Montemagni, approvata a maggioranza dal Consiglio regionale con emendamenti del Pd.
«In attesa del piano faunistico venatorio, scaduto dal 2015 – ha detto Montemagni – occorre intervenire per sanare il vuoto normativo che si è creato nel passaggio di competenze dalle Province». Accolto un emendamento del presidente della commissione ambiente Stefano Baccelli, con cui si chiede di introdurre, il prima possibile, il piano faunistico venatorio regionale e di prevedere un piano stralcio per salvaguardare le autorizzazioni. Nella mozione in particolare si ricorda che per i capanni di caccia sul lago di Massaciuccoli la determina della provincia di Lucca fa rientrare il lago tra le aree in cui quella venatoria è segnalata come attività critica e questo impedisce ai titolari di cedere le autorizzazioni. Come ha sottolineato Simone Bezzini (Pd) con i «trasferimenti di competenze sono nati elementi di contraddizione che rischiano di far deperire una forma di caccia che, soprattutto in alcuni territori, ha una storia in aderenza all”ambiente e alla cultura di quelle realtà». Per Roberto Salvini (Lega) «è giusto ridisegnare il piano faunistico, che oggi permette di cacciare su un terzo del territorio e ne protegge i due terzi, però ci troviamo a cacciare in aree che adesso ospitano borghi e fabbriche, mentre nei due terzi protetti non ci sono abitazioni».

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