Fiorentina: Muriel risponde a Immobile (1-1). Europa lontanissima. Chiesa esce dolorante. Pagelle

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La rimette in piedi, la Fiorentina, questa partita, anche senza Chiesa, e grazie a Muriel. Che pareggia il gol segnato da Immobile nel primo tempo. Ma il punto guadagnato serve a poco. Con il tredicesimo pareggio la Fiorentina si allontana dal gruppone delle squadre (Lazio compresa) che cercano un posto in Europa. Sì, resta la speranza della Coppa Italia, ma in campionato i viola sono soltanto decimi. Paga un prezzo alto, la Fiorentina, per un brutto primo tempo. Anche sfortunato perchè ha perso Chiesa, uscito piangente per dolori addominali. Lacrime di rabbia, a quanto pare, perchè quei dolori, già comparsi sabato in allenamento, sembrano destinati a scomparire presto. Ma intanto lo hanno tolto dalla partita. Speriamo ci sia contro il Cagliari, quando mancherà Veretout, ammonito e automaticamente squalificato. Diciamo che la Fiorentina ha sbagliato l’approccio: nel primo tempo ha avuto la sfrontatezza di attaccare e la Lazio l’ha saputa infilare alla grande in contropiede. Con Immobile che ha messo a segno il suo tredicesimo gol del campionato. E meno male che il portiere Terracciano è stato bravo in almeno altri tre-quattro interventi decisivi. Prima del gol ha deviato sul palo un tiro a colpo sicuro dello stesso Immobile. Senza un Terracciano così reattivo, il Ciro biancoceleste sarebbe uscito dal Franchi con un bottino ben più grande. Nella ripresa, invece, Pioli ha azzeccato la mossa: fuori un Edimilson inconcludente e in campo un Mirallas che prima si è andato a nascondere fra i terzini, poi ha cominciato a macinare gioco, diventando determinante nell’assist per Muriel. Aggiungo che ci sarebbe stato un rigore per la Fiorentina: Acerbi è franato su Simeone in area, dopo il pareggio viola. A occhio nudo non si vede granchè, ma sul monitor il contatto falloso si nota. Perchè Orsato non ha chiesto l’aiuto del Var? E’ anche lui ostile alla moviola? Quando arriveremo a direzioni di gara omogenee? Aggiungo che il divario tecnico fra viola e laziali è notevole, ma se la Fiorentina, nel primo tempo, fosse stata meno avventata e più concreta, forse ce l’avrebbe anche potuta fare. Ora è durissima. L’Europa sembra una missione impossibile. Ma spero ardentemente di sbagliare…

TERRACCIANO – Novità in porta: gioca Terracciano per l’indisposizione di Lafont, che comunque va in panchina. In difesa confermato Ceccherini centrale, insieme a Pezzella, mentre Milenkovic torna a fare il terzino in coppia con Biraghi. Centrocampo scontato con Edimilson, Veretout e Benassi. Davanti Chiesa, Muriel e Gerson. In attesa in panchina Simeone. Applausi a Milan Badelj quando sbuca dal sottopassaggio, per accomodarsi sulla panca laziale. Che errore separarsi: per lui e per la Fiorentina. Pronti via e Gerson va a infoltire il centrocampo, ista la qualità e la quantità laziale. Difficile passare in mezzo a quel groviglio di uomini, una specie di testuggine organizzata da Inzaghi. Muriel prova a tirare da lontano, all’11’, ma è una specie di cazzotto in cielo. Pallone lontano dalla porta. La Fiorentina tuttavia mantiene l’iniziativa. E la Lazio aspetta. E riparte. Mi pare proprio questo il punto: la partita che dovrebbe fare la Fiorentina, cioè aspettare e ripartire grazie a Muriel e Chiesa, la sta facendo la Lazio.

IMMOBILE – Infatti si vede. Al 20′ la difesa viola si apre come la tenda di un teatro a inizio spettacolo e Immobile si trova a sette-otto metri da Terracciano. Tira a colpo sicuro: palo alla sinistra del portiere. Che comincia bene: nel senso che contribuisce a deviare sul palo. Ma tre minuti dopo Immobile il gol lo trova. Manovra ficcante e avvolgente: da Luis Alberto a Correa allo stesso centravanti che prende la mira e batte Terracciano, secondo non ben piazzato. E’ il tredicesimo gol di Immobile in campionato. Ora diventa difficile. I viola vanno all’arrembaggio: con poco costrutto. Al 29′ Terracciano si riscatta parzialmente facendosi trovare ben piazzato e reattivo su una fucilata di Milinkovic Savic arrivato da dietro a concludere una manovra al solito rapidissima della Lazio.

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CHIESA – Al 35′ la seconda mazzata sulla Fiorentina. Chiesa finisce a terra, accusa un dolore e chiede il cambio. Entra Simeone. Federico va in panchina, si copre il viso con la maglia e piange. Si parla di un dolore addominale. Una cosa che avrebbe accusato anche sabato in allenamento. Speriamo si risolva presto.Per lui e per la Fiorentina. I viola stringono i denti. Al 40′ Benassi aggancia in mezza rovesciata in area laziale ma la conclusione, al volo, è altissima. Contropiede rapido della Lazio al 43′: Patric scende in modo devastante, Immobile si libera in area, riceve e tira: Terracciano risponde da campione.

VERETOUT – Ma è troppo facile per i biancocelesti arrivare davanti al portiere viola. Così non va. La Fiorentina è in difficoltà seria: la dimostrazione viene da Veretout che riesce a fermare Luis Alberto solo afferrandolo per la maglia. E viene ammonito: fatto grave perchè salterà la trasferta di Cagliari. Finisce il primo tempo, ma i viola ora sono messi proprio male. Al ritorno in campo, Pioli mette la mano su una spalla di Mirallas, gli dà qualche consiglio e lo fa giocare al posto di Edimilson. Dove gioca Mirallas? Incredibile scende anche a fare il terzino. Ma anche gli avanti della Lazio tornano a dare mano. Immobile si prende addirittuta il giallo nella sua metà campo dopo un fallo su Gerson.

MURIEL – La Fiorentina sembra riprendere coraggio. La curva Fiesole canta. Prima è Mirallas (13′) a sfiorare la porta con un tiro dal limite dell’area. Poi, al 15′, arriva il pareggio: Gerson mantiene il possesso del pallone a metà campo e fa partire Mirallas a destra che crossa basso e piatto, il sinistro di Muriel è vincente. Uno a uno. Sesto gol del colombiano in otto partite. Ci credono, i viola: al 18′ Simeone lotta spalla a spalla con Acerbi, va via sulla sinistra, arriva in area e traversa al centro dove arriva Mirallas, che la manda alta. Peccato.

ARBITRO – Inzaghi toglie Milinkvic Savic e manda in campo Milan Badelj, che entra fra gli applausi del Franchi. La Lazio ora attacca. E la Fiorentina riparte. Ecco, era questo il modulo giusto da adottare da inizio partita. Al 26′ Simeone entra in area, lanciato a rete, Acerbi lo trattiene e gli frana addosso. Per me è rigore tutta la vita. L’arbitro non la pensa così. E nemmeno si rivolge al Var. Ma dai: abbiamo visto concedere rigori per un polpastrello (Inter a San Siro) e tante altre invenzioni, ma questo era un bell’atterramento in area. Orsato fa parte della schiera degli arbitri insofferenti al Var? Al 31′ viola ancora vicini al gol: cross di Veretout e Simeone, di testa, sfiora il primo palo. Forse ha toccato Strakosha e sarebbe calcio d’angolo. Sarebbe perchè Orsato non lo concede.

VITOR HUGO – Al 35′ Pioli toglie Ceccherini, un po’ in difficoltà. Torna Vitor Hugo, che ha scontato con un po’ di panchina le colpe della partita di Coppa Italia contro l’Atalanta (soprattutto gli inseguimenti a Ilicic che fruttarono i primi due gol ai bergamaschi). La Lazio spinge, prova a vincere contando sulla maggior tecnica e, a quanto pare,anche su una migliore condizione atletica. Muriel appare provato. Davanti lui e Simeone sono accerchiati. Il Cholito va via di forza ad Acerbi, che resta in terra. E l’ineffabile Orsato alza il giallo a Simeone. No, rivedo al monitor e il contatto non mi sembra irregolare. Tre minuti di recupero. Ma non succede più nulla. E’ il tredicesimo pareggio. Purtroppo serve a poco.

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Sandro Bennucci

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