Renzi: non attaccherò la magistratura, ma la vicenda dei miei genitori è assurda

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«Non avrete mai da parte mia una parola contro la magistratura e lo dico, da figlio perché non sono un robot. Soffro per la vicenda dei miei genitori, vivo la dimensione umana con grande amarezza e stupore, mi sembra tutto assurdo». Lo ha detto a Taranto Matteo Renzi riferendosi all’indagine che vede coinvolti i suoi genitori agli arresti domiciliari con l’accusa di bancarotta fraudolenta e false fatturazioni.
«Io – ha sottolineato Renzi – conosco i miei, conosco la mia famiglia, mi viene da pensare se è colpa mia perché mi sono impegnato in politica. Certo di tenere questa vicenda da parte, anche se non dormo, perché sono un servitore dello Stato». La differenza «tra chi crede nella giustizia e chi nel giustizialismo – ha affermato Renzi – è aspettare e rispettare le sentenze. Io sto aspettando la sentenza. Finora le sentenze che riguardano i miei genitori sono due, ovvero condanne di Marco Travaglio per diffamazione. Sono contento – ha detto – della reazione che in momento devastante la mia famiglia sta avendo. Noi siamo per il rispetto della giustizia sempre. Noi non abbiamo la piattaforma privata che salva Salvini dal processo in nome di un voto di scambio non si sa bene su cosa. Noi chiediamo il processo subito, però chiediamo che sia fatta giustizia. Giustizialismo è essere – ha insistito l’ex presidente del Consiglio – contro la giustizia e per i processi sommari. Quando Virginia Raggi è stata assolta io l’ho chiamata. Invece, Lega e Cinque Stelle vengono dalla stessa cultura: il cappio e le manette».

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