Aferpi, sindacati, serve dare concretezza agli impegni presi

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All”incontro sull”Aferpi di Piombino tenutosi oggi al Mise, l”azienda ha illustrato il piano di avanzamento dei lavori come previsto dall”accordo di programma siglato al ministero lo scorso 24 luglio e dalle linee guida del business plan presentato da Jindal. “Tra le note positive abbiamo registrato la ripartenza lo scorso 28 agosto del treno rotaie, il 19 novembre il treno vergelle, mentre di quest”anno il 31 gennaio la ripartenza del treno barre”. Così, in una nota, il segretario nazionale Fim Cisl Valerio D”Alò e il segretario Fim Cisl Livorno-Piombino Fausto Fagioli aggiungendo che è stato avviato anche lo studio di fattibilità per la realizzazione della nuova acciaieria che renderebbe il sito indipendente dall”approvvigionamento del semiprodotto. Come Fim Cisl “abbiamo ribadito la necessità che l”avvio dei treni possa registrare una continuità produttiva derivante dall”aumento del portafoglio clienti – continua la nota Abbiamo chiesto di poter conoscere nel dettaglio l”utilizzo di parte dei 18 milioni di euro previsti per gli investimenti sugli impianti, e in che modo, coinvolgendo anche Regione e comune, si possa intervenire sulle infrastrutture portuali”. Il governo, riferiscono i sindacalisti della Fim Cisl, si è impegnato a convocare le parti, entro la metà di maggio per verificare l”avanzamento dei lavori e ha annunciato la volontà di aprire un confronto per valutare la possibilità di prezzi agevolati sul costo dell”energia per le aziende energivore. Su questa vertenza “è stato perso fin troppo tempo, c”è la necessità di accelerare dando finalmente sostanza agli impegni presi. Piombino deve tornare a colare acciaio e dare occupazione”, conclude la nota.

FASSINA – Critico il deputato di Leu Stefano Fassina: “Dopo una lunga assenza, finalmente oggi al Mise si è svolto un incontro su Aferpi alla presenza dell”azienda e delle organizzazioni sindacali. Purtroppo, non sono emerse novità sostanziali. Rimane pericolosamente indefinito il piano industriale e, quindi, le derivanti conseguenze sull”occupazione”. Lo ha affermato al termine di un incontro con una delegazione di operai della Aferpi di Piombino davanti alla sede del Mise a Roma. “Nel frattempo vengono ulteriormente tagliati gli importi degli ammortizzatori sociali – sottolinea Fassina in una nota -, vanno avanti le esternalizzazioni di servizi, viene aggirato l”accordo sulle rotazioni e non partono gli investimenti e le bonifiche”. “Il governo, in particolare il ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico, deve uscire dalla passività – aggiunge l”esponente Leu – e pretendere da Jindal che scopra le carte e presenti al più presto un compiuto e credibile piano industriale”.

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