Firenze: inaugurata la linea T2 della tramvia da Mattarella. Il saluto di un operaio e dell’autista peruviana

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Un trionfo: come se avesse vinto la Fiorentina o se Firenze fosse tornata capitale. In ogni caso, la linea 2T della tramvia, da Peretola a Santa Maria Novella, è stata inaugurata ufficialmente. E ha registrato grandi sospiri di sollievo: del sindaco, Dario Nardella, del presidente della Regione, Enrico Rossi, e, in sintonia con loro, da parte di tutti i fiorentini. Dopo la cerimonia il viaggio inaugurale: su una tramvia riempita da una folla di invitati, il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha lasciato l’aeroporto a bordo del tram diretto alla stazione di Santa Maria Novella da dove raggiungerà Roma in treno. Prima della partenza della tramvia Mattarella ha salutato un folto gruppo di bambini con le bandiere tricolori, mentre dal pubblico salivano cori «Viva Mattarella» e applausi. Ovvio, con un governo così contraddittorio e litigioso, la figura del Capo dello Stato è ista, in particolare a Firenze, come sicuro punto di riferimento. A bordo dell’affollato tram anche il ministro dei Trasporti, Danilo Toninelli. Che certo ha il diritto di partecipare ma non di ascrivere l’inaugurazione al governo grillino: i fiorentini sanno quanti disagi hanno dovuto sopportare per arrivare a questo giorno.

AUTISTA E OPERAIO – Pasquale Bellezza, operaio che ha lavorato alla nuova linea T2 della tramvia di Firenze, e Ines Rosario Clemente Gaztelumendi, autista peruviana neoassunta, hanno preso la parola per salutare le autorità e manifestare il loro entusiasmo.
«Abbiamo fatto un’infrastruttura per la mobilità, un’opera bella e pulita che accresce la comodità di stare a Firenze», ha detto Bellezza, indossando una pettorina arancione, e rivolgendosi al sindaco Dario Nardella: «Noi siamo pronti – ha affermato – per cominciare a lavorare sulla prossima linea». Poi è toccato a lei, autista peruviana neoassunta: «Sono fiera e orgogliosa per questo lavoro», ha detto
la Gaztelumendi, che vive in Italia da 13 anni e ha due figlie. Prima di essere assunta dalla società Gest, che gestisce la tramvia fiorentina, ha avuto lavori precari, molto umili, ha ricordato, ma ora si sente di guardare al futuro con speranza e fiducia. «Sono arrivata dal Perù: qui ho studiato, fatto sacrifici, mi sono data da fare ogni giorno. La mia famiglia si sente italiana, e presto lo sarà in tutto e per tutto».

Sandro Bennucci

 

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