Autostrade per l’Italia, si cambia: Tomasi ad, Mari presidente (al posto di Castellucci e Cerchiai)

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Le voci si rincorrevano dalla metà di agosto, dopo il crollo del Ponte Morandi, a Genova. Oggi, 18 gennaio, hanno preso corpo: Roberto Tomasi e Giuliano Mari prenderanno il posto rispettivamente dell’a.d. Giovanni Castellucci e del presidente Fabio Cerchiai, entrambi dimissionari. L’assemblea degli azionisti di Aspi per la nomina del nuovo presidente è convocata per il 30 gennaio, mentre un successivo board della società procederà con la nomina dell’a.d. Ma le scelte, si afferma, sono fatte.

La decisione è arrivata nei consigli di amministrazione di Aspi e della controllante Atlantia. Il board di Autostrade ha convocato l’assemblea per la designazione dei due nuovi consiglieri e la nomina del nuovo presidente. Il consiglio della holding ha quindi indicato come presidente Mari, membro indipendente del cda di Atlantia dal 2009, nonché presidente di due comitati (Controllo rischi e corporate governance e Comitato degli amministratori indipendenti per le operazioni con le parti), da cui si è dimesso. Il board della holding ha anche istituito al proprio interno un Comitato per le nomine in carica fino all’approvazione del bilancio e nominato
Lucy Marcus alla guida del Caiopc. Una scelta di continuità anche per l’incarico di a.d., per il quale è indicato Tomasi, attuale direttore generale della società. Castellucci aveva annunciato l’uscita a fine novembre (ma la decisione sarebbe stata prevista fin dal 3 agosto) per concentrarsi sulla guida della holding dopo l’operazione Abertis. Cerchiai ha anticipato l’intenzione di dimettersi nel
cda del 13 dicembre alla luce della nuova dimensione e complessità raggiunta dal Gruppo Atlantia.

Nessuna comunicazione ufficiale, invece, sulla questione dei fondi per il ponte di Genova. Ieri il cda di Aspi ha preso atto della comunicazione che la società ha inviato già venerdì scorso al commissario Marco Bucci come prima risposta alle richieste di fondi, ma proseguono i contatti tra gli uffici di Autostrade e quelli del commissario sul tema dei pagamenti, in particolar modo per le modalità di esborso. La richiesta è di complessivi 439 milioni di euro per i lavori di demolizione e ricostruzione del Ponte Morandi, gli espropri e gli indennizzi. La lettera fondi è stata annunciata da Bucci il 20 dicembre e, in base al
decreto Genova, Aspi ha 30 giorni di tempo per replicare.

Ernesto Giusti

 

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