Pioli: «Bravo Chiesa. Fra Muriel e Simeone non c’è dualismo». Ma perchè non li mette insieme?

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Ancora una volta, Stefano Pioli non accenna ai suoi errori: come quello di aver escluso Simeone all’inizio, poi rivelatosi giocatore-chiave della partita con la sua azione capace di propiziare il gol di Chiesa nel momento clou. La prende larga, l’allenatore: «La squadra ha dato risposte positive, la partita è stata equilibrata e difficile, contro un avversario duro, il campo era molto scivoloso». E Simeone? E Muriel? Eccoli apparire, finalmente nelle dichiarazioni dell’allenatore: «Muriel e Simeone hanno dato il giusto apporto alla squadra, nella mia testa non c’è dualismo, ma il bene della squadra». Allora perchè, se non c’è dualismo, ha evitato di farli giocare insieme subito, evitando, nei fatti di essere proprio, Pioli, a provocare il dualismo. Dal quale Simeone è uscito alla grande, mentre Muriel ha dimostrato di essere ancora indietro come preparazione e di non essere pronto a inserirsi nel gioco dei compagni.

Ancora Pioli: «Bisogna continuare a migliorare. Sono molto contento per i giocatori, e per come hanno preparato la partita e si sono messi a disposizione dopo le feste. Questo ci deve dare ancor più convinzione nei nostri mezzi, vincere qui non è facile. Chiesa? È stato voglioso anche nel primo tempo, magari meno preciso. Ha lavorato più sulla sinistra mentre avevamo preparato più la sua gara sul centro-destra. Gli ho detto di fare quello che fa negli allenamenti, quando va a mille all’ora. Ha dato un grosso contributo alla vittoria».

A un certo punto, Pioli ha anche litigato con Mazzarri, di cui è amico. Spiegazione: «Tutto chiarito: protestava per alcune situazioni, ma con lui ho un ottimo rapporto. Non è stata una partita facile da arbitrare, mi è piaciuto più il metodo iniziale dove i mezzi falli non venivano fischiati, poi l’arbitro ha fischiato molto di più. Ma sono cose di calcio. Il rigore per noi? Ero sicuro che non ci avrebbero dato il rigore, anche perché se devo buttar via soldi preferisco darli in beneficenza, invece che pagare multe salate. Così sono stato calmo».

E ora? La Fiorentina deve godersi il passaggio del turno, ovvio. Ma la prossima si prospetta come una settimana problematica in vista della partita interna con la Sampdoria. Muriel, in queste condizioni, può essere manato in campo al Franchi fra otto giorni? E se per Poli lui e Simeone non possono giocare insieme, come farà a tener fuori il Cholito che, grazie alla sua ottima giocata, ha fatto svoltare la partita? E il mercato? Obiang sembra destinato a non arrivare a Firenze. Come si risolve il problema del centrocampo? Un innesto è indispensabile, considerato che Edimilson, e soprattutto Gerson, hanno fronti prestazioni francamente imbarazzanti.

Ernesto Giusti

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