Le Ong, che non cessano di solcare i mari in cerca di pretesi profughi da scaricare sulle coste italiane o maltesi, pretendono di sbarcare 49 uomini, donne, bambini in mare, che sono senza #portosicuro dove sbarcare, e definiscono disumano il comportamento delle Autorità interessate! Sappiamo cosa significa per persone vulnerabili affrontare questo tipo di viaggio. Il meteo peggiora, è sempre più #freddo. Serve una soluzione». Lo scrive in un tweet Medici senza Frontiere, commentando la situazione di SeaWatch e SeaEye, le due ong tedesche che negli ultimi giorni hanno soccorso rispettivamente 32 e 17 migranti nel Mediterraneo. Per la nave di SeaWatch – che
ha già lanciato numerosi appelli per poter attraccare in un porto sicuro – si tratta del dodicesimo giorno in mare.
«Abbiamo operato per più di tre anni nel Mediterraneo e sappiamo cosa significa per persone vulnerabili affrontare questo tipo di viaggio», dice Ruggero Giuliani, medico e vicepresidente di Msf. «Con le condizioni meteo in peggioramento e considerando le rigide temperature invernali – prosegue – , è necessario trovare una soluzione
rapida. Facciamo appello alle autorità europee ed italiane affinché si trovi al più presto un porto sicuro per questi naufraghi. Facciamo appello alla società civile italiana, affinché alzi la voce su questa situazione inaccettabile e sulla richiesta di politiche più umane che allevino le sofferenze delle persone. Chi fugge ha bisogno di protezione. La tutela della vita – conclude Giuliani – delle persone al primo posto, poi i dibattiti politici su chi accoglie».
Secondo quanto riferisce il Malta Today, la Sea-Watch 3 sarebbe già entrata nelle acque maltesi, così come la Professor Albrecht Penck, imbarcazione di un’altra ong tedesca, la Sea-Eye, che trasporta a sua volta 17 migranti. Alle navi, precisa il quotidiano, è stato concesso il permesso di cercare riparo nelle acque maltesi ma non di attraccare.