Astronomia 2019: 4 eventi da non perdere. Lo spettacolo della Luna oscurerà le stelle cadenti

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Esattamente 50 anni fa, luglio 1969, l’uomo metteva piede sulla Luna. Ma il satellite della Terra conserva il suo fascino. E animerà lo spettacolo del cielo nel 2019: con ben quattro eventi imperdibili da segnare sul calendario: il più atteso sarà
il transito di Mercurio, che l’11 novembre farà una lunga passeggiata davanti al disco solare, e poi ci sarà il grande show della Luna, che proverà a conquistare la scena con ben due eclissi, arrivando perfino a scalzare Saturno e le stelle cadenti.

«Dopo un 2018 scoppiettante, il 2019 si preannuncia come un anno altrettanto interessante e ricco di appuntamenti molto particolari», spiega Paolo Volpini dell’Unione astrofili italiani (Uai). «L’evento più raro e atteso è sicuramente il transito di Mercurio, che l’11 novembre sarà visibile come un puntino nero che scorre davanti al grande disco solare. Per osservarlo bene – ricorda l’esperto – sarà necessario un telescopio dotato di filtri per proteggere la vista, ma questo non dovrà scoraggiare gli appassionati: chi perderà questa occasione dovrà attendere fino al 2032 per rivedere un evento simile».

In Italia lo spettacolo sarà visibile fin dalle prime ore del pomeriggio: si perderanno solo le battute finali, perché il Sole tramonterà prima della conclusione del transito. Ben più facili da osservare saranno le eclissi di Luna, ben due quelle visibili dal nostro Paese: la prima sarà totale, ma avverrà il 21 gennaio ad un orario scomodo, poco prima dell’alba. «Ci potremo rifare la sera del 16 luglio, con
un’eclissi parziale che oscurerà quasi i due terzi del disco lunare», ricorda Volpini. La voglia di protagonismo della Luna sarà così tanta che il 2 febbraio occulterà Saturno e poi cancellerà quasi completamente le stelle cadenti del 2019. Per cominciare, asciugherà le famose lacrime di San Lorenzo: «Il picco delle Perseidi tra l’11 e il 13 agosto verrà abbagliato dalla luna quasi piena, che lascerà qualche scampolo per l’osservazione solo alla fine della notte», sottolinea l’astrofisico Gianluca Masi, responsabile del Virtual Telescope. Simile infausto destino toccherà anche alle Geminidi di dicembre, che saranno completamente cancellate dalla luna piena. A riempire questo vuoto non saranno affascinanti comete (come quella di Natale che ha salutato il 2018), bensì tre pianeti: Giove si metterà in bella mostra all’opposizione il 10 giugno e darà vita a due brillanti rendezvous con Venere il 22 gennaio e il 24 novembre, mentre Saturno si offrirà agli sguardi dei curiosi il 9 luglio, quando raggiungerà la minima distanza dalla Terra.

Gilda Giusti

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