Fiorentina: rimontona, da 3-1 a 3-3! Gol di Simeone, Benassi e Mirallas. Ma i tifosi contestano: «Onorate la ma glia»

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Rimontona della Fiorentina a Reggio Emilia. Sotto di due gol per ben due volte (prima 0-2 poi 1-3) i viola riescono nell’impresa di non perdere una partita nata malissimo, condotta peggio, ma finita con un risultato che evita lo sprofondamento in una crisi nera. E’ vero che si tratta del sesto pareggio su otto partite (dove si contano anche le sconfitta con la Lazio a Roma e la Juve in casa) ma è altrettanto vero che bisogna celebrare un’impresa che sembrava impossibile. Un’altra sconftta, lo voglio sottolineare, avrebbe aperto un solco profondo anche fra i tifosi e l’allenatore Stefano Pioli. Che aveva cominciato questa partita cambiando tutto: Gerson, Pjaca e Vlahovic attacco inedito. E purtroppo improbabile. Iconsistente per tutto il primo tempo. Poi, in avvio di ripresa, il primo ripensamento: dentro Chiesa al posto di Pjaca (in questo momento davvero impresentabile), quindi l’ingresso delCholito Simeone al posto di Vlahovic (non ci siamo, troppo inesperto e bisognoso di giocare con ben altro clima). E il Cholito, nel momento più buio, riapre uno spiraglio di luce con un gol da opportunista. Il terzo in questo campionato. Ma sembra un lampo inutile perchè il Sassuolo, dopo aver segnato con Duncan e l’ex Babacar, segna di nuovo con una gran botta di Sensi da 35 metri che finisce nel sette, alla sinistra di Lafont. Ma la Fiorentina, e questo è il suo merito in una partita impostata male, non molla e va in gol al 44′ con Benassi. Particolare da non sottovalutare: sia sul gol di Simeone che su quello di Benassi l’arbitro Chiffi consulta il Var. Ma io avevo visto bene: non c’era fuorigioco sul primo gol del Cholito e nessuna irregolarità nemmeno su quello di Benassi. I minuti di recupero sono sette. Prima il Sassuolo resta in dieci per una sciocchezza di Djuricic: che commette un fallaccio su Laurini e viene ammonito. Va a protestare e si prende il rosso. La Fiorentina ne approfitta? Macchè. Casca nello stesso errore Milenkovic. Il fallaccio su Berardi è di Veretout. Ma a protestare va Milenkovic. Perchè? Morale: era già stato ammonito e viene espulso. Dieci contro dieci a pochissimi istanti dalla fine. Ma è qui che viene fuori un altro giocatore viola, un vero trascinatore: Pezzella. Il capitano conquista un bel pallone a metà campo, non lo molla e lo porta avantifino all’area del Sassuolo. La classe è purissima e viene fuori nei momenti determinanti. Pezzella vede Mirallas fare un movimento interessantissimo in area, lo serve con precisione chirurgica e il vecchio Kevin sfodera la sua esperienza infilando Consigli con un diagonale.

TIFOSI – E’ tre a tre! Quasi non ci si crede. E’ un’impresa. Sì, in queste condizioni si può parlare d’impresa. Torna alla mente una folla di ricordi di epiche partite. Intendiamoci: non è un pareggio che faccia parlare di rilancio o amenità varie, ma è una bruttissima sconfitta evitata. Ora, è naturale, serve battere l’Empoli, domenica prossima al Franchi, per riacchiappare quella vittoria che manca dal 30 settembre (2-0 all’Atalanta), ma questo 3-3 può servire all’allenatore e alla squadra per meditare sul pericolo scampato. E alla società per capire che a gennaio servono due rinforzi: un centrocampista e un attaccante, ossia due giocatori validi e pronti subito. Il coro dei tifosi contro i Della Valle sul 2-0 e sul 3-1 è stato eloquente. Chi tifa viol ha la squadra nel cuore, ma non è più disposta a tollerare una gestione così lontana, così distante, che affida le sue impressioni solo a qualche freddo comunicato. Non a caso, a fine partita, quando i giocatori viola sono andati a salutare i tifosi si sono presi una sonora contestazione. Evicentemente, gli 80 minuti di sofferenza non sono pasati in van. Il coro è stato: «Onorate la maglia!»

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DELLA VALLE – Diego Della Valle va a trovare la squadra prima della partita, in mattinata, all’ora di colazione. Poi parla anche con alcuni tifosi. Che nei suoi confronti non sono teneri. E c’è chi lo invita ad andarsene. Poi il campo. Prova, Stefano Pioli, a cambiare davvero: Chiesa in panchina per indisposizione. Ma accanto fa sedere anche Simeone. Attacco nuovo: Gerson, Pjaca e Vlahovic. Un cazzotto in cielo? Di là c’è il tandem Berardi-Babacar, con Di Francesco accanto. Sugli spalti ben 1.300 tifosi arrivati d Firenze. La popolarità dei Della Valle sembra ai minimi termini, m l’amore per la Fiorentina è sempre fortissimo. Prima dell’inizio minuto di silenzio in memoria di Gigi Radice. Fiorentina con il lutto l braccio. Viola (in maglia azzurra) subito in avanti con Pjaca ma è fuoco di paglia. Il Sassuolo s’impone metà campo. Milenkovic appare in difficoltà nel ruolo non più abituale di centrale. Al 15’ rischio viola: Edimilson e Pjaca pasticciano. Parte Berardi che serve Babacar che fa partire un diagonale fuori di poco. Due minuti dopo viola in contropiede: Vlahovic serve Benassi che però calcia sull’esterno della rete. Al 22’ fallo di Edimilson su Berardi. Ammonito Edimilson. Salterà il derby con l’Empoli. Punizione di Sensi e parata in tuffo di Lafont. Qualche istante dopo altro ammonito: Milenkovic.

PJACA – La prima mezz’ora? Fiorentina in difficoltà, pressata nella propria metà campo da Rogerio, Berardi e Duncan. Soltanto Benassi prova a far partire l’azione. Troppo poco. Davanti? Gerson bada più a litigare che a cercare spunti vincenti. Pjaca e Vlahovic? Non pervenuti fino a questo momento. Bisognerà cercarli negli spogliatoi. Infatti finisce il primo tempo con una squadra in netta difficoltà. Qual era l’intento di Pioli? Dimostrare che senza Chiesa e Simeone non c’è altro? Di certo si tratta di un Fiorentina assai inconsistente, capace di reggere solo in difesa grazie anche al solito sacrificio di Veretout, baluardo davanti alla difesa. Infatti, in avvio di ripresa entra Chiesa. Fuori Pjaca. La sua partita finisce qui. Lui resta negli spogliatoi portandosi dietro tutti i dubbi e le incertezze sul suo futuro. E non solo nella Fiorentina. Pochi istanti di gioco e gomitata di Sensi a Benassi. Giallo per il neroverde.

DUNCAN – Il Sassuolo insiste. Berardi continua a far paura. Per fortuna dei viola è inconcludente sotto porta. Babacar cerca di fargli di buona sponda ma nemmeno lui sa trovare il colpo giusto sotto porta. E neanche Di Francesco lo trova. Pioli capisce che il suo cazzotto in cielo si è perso fra le nuvole, il tridente composto da Pjaca, Gerson e Vlahovic non ha funzionato. Così, al 10’ della ripresa, l’allenatore fa cenno Simeone di entrre. Esce Vlahovic. Insufficienza per lui, m forse non è nemmeno tutta colpa sua. Non riesce, per ora, a caricarsi di troppa responsabilità. Chiesa prova un paio di serpentine prive di risultato. Non ha fortuna, m nemmeno il piede felice, Benassi al 16’. Pasticcia Consigli, ma il mediano viola non sfrutta la grande occasione. Gol mancato, gol incassato. Al 17’ Sassuolo in vantaggio: cross di Rogerio, Lafont allontana con i pugni, ma la sua respinta risulta un assist per Duncan che la mette dentro. Palla al centro e Sassuolo di nuovo sotto porta: Lafont devia in angolo una punizione di Sensi.

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SIMEONE – Non basta. Duncan va via a sinistra e la mette nel mezzo per Babacar. Solissimo. Basta un tocco ed è gol. Due a zero. Quarto gol per l’ex viola in questo campionato. Tifosi viola inveleniti. Riparte il coro: Della Valle vattene. Poi l Fiorentina ha un sussulto: Edimilson colpisce il palo. Riprende e segna Simeone. Fuorigioco? Suspense. Chiffi consulta il Var. Tutti intorno all’arbitro. Berardi ammonito. Gol buono, com’è giusto che sia. Gol del Cholito, il terzo del campionato. De Zerbi ora ha paura. Toglie Di Francesco e inserisce Djuricic. Sassuolo in confusione. Viola in avanti: Benassi calcia altissimo da ottima posizione. Pioli si rimangia tutte le scelte iniziali. Fuori anche Gerson. Entra Mirallas.

MIRALLAS – E altro cambio nel Sassuolo: esce Bourabia ed entra Magnanelli. Un talismano? Sta di fatto che, sull’ennesima punizione per i neroverdi, Berardi tocca per Sensi che fa partire un gran tiro da 35 metri e batte di nuovo Lafont. Tre a uno. Addio Fiorentina… Entra un altro ex viola: Matri per Babacar. Viola alla disperata ricerca di un gol di speranza. Marlon ferma Chiesa all’ultimo istante. Quindi ingenuità di Djuricic: abbatte Laurini. Prende il giallo. Protesta e si becca il rosso. Sassuolo in dieci. E al 44’ arriva il 3-2. Benassi s’imbuca in area e la mette dentro approfittando di una respinta di Consigli su tiro ancora di Edimilson. Sesto gol per il centrocampista viola. Sette minuti di recupero. Poi colpo di scena: Veretout falcia Berardi. Giallo. La sciocchezza è però di Milenkovic che va a dire qualcosa all’arbitro e viene cacciato. Ma si può essere così’ ingenui? Ultimi minuti di fuoco. Pezzella conquista un gran pallone a metà campo, avanza e serve un pallone finissimo in rea per Mirallas che, davanti a Consigli, mostra l’esperienza del giocatore di classe. E la mette dentro. E’ 3-3 al 51’. Rimontona! Grande carattere. Anche se c’è stata tanta, troppa sofferenza.

Sandro Bennucci

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