Firenze: Tabernacolo dell’Orcagna restaurato. Nuovo accesso in Orsanmichele

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E’ possibile ammirare da oggi, 8 dicembre, anche il retro del Tabernacolo dell’Orcagna nella chiesa di Orsanmichele. Sono stati infatti presentati gli esiti di una
manutenzione straordinaria dell’opera, promossa dalla Direzione dei Musei del Bargello. Il Tabernacolo sarà reso fruibile nella parte posteriore, finora inaccessibile, attraverso una bussola di vetro appositamente progettata e collocata sulla porta di accesso posta in via dei Calzaiuoli. L’opera fu progettata e realizzata da Andrea di Cione detto l’Orcagna per ospitare la pala a fondo oro con la Madonna delle grazie di Bernardo Daddi e per proteggerla negli anni in cui Orsamichele era anche un mercato del grano.

La pala è visibile nella parte anteriore del tabernacolo, così come i rilievi nella fascia inferiore della struttura architettonica che illustrano le storie di Maria. Si potranno ammirare la scena che raffigura la Morte di Maria e l’Assunzione in cielo, con la consegna della Cintola a San Tommaso. Sono visibili anche quegli emblemi della Vergine, come piccole rose, stelle, o le valve di conchiglia, che caratterizzano tutta la ricca decorazione marmorea. In questa parte, inoltre, l’Orcagna iscrisse la sua firma e la data in cui concluse i lavori: il 1359. Per più di 10 anni questa parte del monumento che affaccia su via dei Calzaiuoli è stata inaccessibile ma con lo spostamento del punto vendita dei biglietti ai Musei statali di Firenze che ne impediva la vista e la sua ricollocazione interna nell’edificio, i visitatori potranno nuovamente apprezzarne la bellezza con una prospettiva più ampia e completa.

La manutenzione del Tabernacolo, la restituzione di un punto di accesso al retro del monumento e l’inaugurazione del nuovo punto vendita dei biglietti dei musei, si inseriscono in un più ampio accordo istituzionale che coinvolge l’amministrazione statale dei beni culturali (i Musei del Bargello e la Soprintendenza territoriale), la Curia arcivescovile di Firenze
e il terzo settore (l’Associazione degli Amici dei Musei Fiorentini) e i cui primi risultati sono stati illustrati nell’ attigua chiesa di San Carlo dove è stato presentato il restauro
e il nuovo allestimento, proprio nella Chiesa di San Carlo, di una rara tavola sagomata e dipinta del XVII secolo raffigurante San Filippo Neri fanciullo che adora il Crocefisso con
Sant’Antonino.

Gilda Giusti

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