Genova: Bucci, a metà dicembre s’inizia la demolizione del ponte Morandi

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In attesa che il decreto Genova diventi legge con l’approvazione in Senato dopo l”ok della Camera, il sindaco e commissario straordinario per la ricostruzione di ponte Morandi detta i tempi. Bucci indica la metà di dicembre prossimo come momento per dare il via alla demolizione e fissa l’obiettivo per riconsegnare alla città il nuovo viadotto autostradale alla metà del 2020.

«Il mio piano prevede che dal 15 dicembre potranno partire i lavori di demolizione. Noi abbiamo un progetto che prevede la partenza delle lettere d’invito, l’elaborazione dei dati e la scelta del progetto entro la fine di novembre. I lavori partiranno non appena il ponte sarà dissequestrato. Appena avremo scelto il progetto lo manderemo immediatamente al procuratore e al gip per includere le loro osservazioni nel progetto e partire. Siamo d”accordo con il procuratore che lavoreremo in questo modo. Non importa se sarà il 13 o il 15 dicembre, quello che posso dire è che farò carte 48 per iniziare la demolizione di ponte Morandi entro Natale. Lo dobbiamo ai genovesi. Io so che è possibile se nessuno ci mette bastoni tra le ruote. I progetti per la demolizione ci sono già, ma non sono stati ancora scelti. Le aziende hanno già presentato i progetti ma noi non abbiamo ancora scelto chi se ne occuperà. Lo faremo appena il decreto sarà convertito in legge».

Bucci ha spiegato che per decidere chi eseguirà i lavori la struttura commissariale seguirà la strada della negoziazione diretta senza pubblicazione, in base ad una norma dell’Unione europea che consente affidamenti senza gara. Per la demolizione e ricostruzione del ponte Morandi Bucci ha confermato che la migliore delle ipotesi prevede un tempo di 12 mesi. Quindi un nuovo ponte per la città entro la prima metà del 2020, ha detto a Palazzo Tursi, sede dell’amministrazione comunale. Questi sono i progetti che io ho visto io, al massimo serviranno 15 mesi, non di più. Per quanto riguarda le modalità operative, prima di partire con la demolizione bisognerà procedere con il dissequestro dei monconi da parte della Procura. «Possiamo pensare di far dissequestrare prima la parte ovest e iniziare a demolirla – ha detto Bucci – e poi procedere con la parte est, quella sopra le case». Il sindaco-commissario è convinto, in base ai progetti ricevuti, che almeno per la porzione ovest del viadotto ancora in piedi si possa evitare l’uso di esplosivo. La modalità non prevede cariche, mentre per la parte su via Porro le cose sono più complicate. Poi ha aggiunto: decideranno i tecnici, ma penso che si possa procedere tra demolizione e ricostruzione in parallelo, iniziando a ricostruire la parte ovest mentre si demolisce quella est.

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