La capitale, Roma, ma anche Firenze e tutte le città d’arte o comunque importanti, dovrebbero essere liberate dai palazzi della politica. Beppe Grillo dice: «Roma dovrebbe essere svuotata e liberata da tutti i palazzi – in questo caso sì figurativo – della politica con una nuova cittadella federale da costruire tra Magliana e Fiumicino, una nuova Brasilia dove relegare tutti gli apparati dello Stato, dal Parlamento al Governo, ai Ministeri. Lo stesso discorso andrebbe applicato alle sedi delle istituzioni locali (Regioni, Provincie, Comuni, ecc.) situate in località di pregio architettonico. Via il Comune anche dal Campidoglio, da Palazzo Vecchio a Firenze e via dicendo».
Si tratta della proposta che Beppe Grillo rilancia sul proprio blog e su Twitter, ospitando un intervento di di Gabriele Gattozzi e
Franco Maranzana. Secondo questo post gli edifici storici che si libererebbero nel centro di Roma (Quirinale, Palazzo Madama, Palazzo di Montecitorio, ecc) definiti palazzi dell’Ancien Regime andrebbero «messi a profitto sul mercato con concessioni
trentennali (non serve venderli)».
Infatti, secondo il suo modo di pensare, non bisogna fare concessioni alla proprietà privata. Bene: resta da vedere dove si trovano i soldi per reperire i terreni e costruire le cittadelle istituzionali che lui prefigura. Il problema? Finchè Grillo faceva i soldi e divertiva (ma anche no…) con i monologhi da avanspettacolo era un conto, ma ora che fa il guru del Movimento 5 stelle qualche problema si pone. Il Paese ha tanti problemi, a cominciare dalla manovra economica che l’Ue proprio rifiuta, e continuare a spararle grosse con l’intento di sviare l’attenzione dalle cos serie non sembra proprio accettabile. Eppoi si lamentano, i 5 stelle, dei giudizi dei giornalisti. Si rendono conto che stanno giocando con la la pelle, e la vita, degli italiani?
Sandro Bennucci