L’11° Congresso dello Spi Cgil Toscana ha verificato che sono oltre 253mila gli iscritti , 120 le Leghe distribuite su tutto il territorio regionale. Un grande patrimonio, quello dello Spi Cgil Toscana, al servizio di una visione e di un progetto di società. «La nostra ‘matrice’, il nostro radicamento nei territori e tra i pensionati, ci porterà nel corso del Congresso ad evidenziare le condizioni di vita della popolazione anziana (confronta le schede allegate su invecchiamento, pensioni e tassazione) che stanno progressivamente peggiorando: diminuzione del potere d’acquisto, difficoltà ad accedere sia ai servizi sanitari che a quelli sociali, una vita che forse si allunga in termini di anni ma che è di qualità sempre minore a causa delle scelte della politica e dei governi. Siamo arrivati al punto che molti anziani rinunciano a curarsi, nel modo giusto o del tutto, perché le loro pensioni non riescono a pagare il ticket o le prestazioni. In questo contesto, insieme a Cisl e Uil, abbiamo posto l’assoluta necessità di una legge nazionale che dia sostegni reali e immediati alle persone e alle famiglie che devono affrontare situazioni di non autosufficienza». Se vogliamo difendere i diritti e la vita dei pensionati, dobbiamo essere sempre più presenti dove gli anziani vivono. Per questo stiamo attivando gli Sportelli sociali che, con la presenza di personale qualificato, sono in grado di essere il primo punto di riferimento per gli anziani che non solo hanno seri problemi e scarsità di risorse ma devono muoversi anche in un contesto burocratico molto difficile».
Sono stati illustrati i dati delle pensioni riscosse in Toscana, eccoli:
SCHEDA 1: LA POPOLAZIONE ANZIANA IN TOSCANA
_ Al 31/12/2017 la Toscana conta 3.700.00 abitanti
_ L’età media è di 46,5 anni
_ Il 52% sono donne
_ Negli ultimi tre anni si registra una tendenza al calo demografico
_ Un residente su quattro è anziano: gli over 64 sono 942.000 e di questi il 53% sono grandi anziani (over 84). Si tratta della terza incidenza più elevata d’Italia dopo Liguria e Friuli Venezia Giulia, e il trend è in costante crescita
_ A livello territoriale Grosseto è la provincia più “anziana” (età media 47,5), mentre Prato è quella più “giovane” (età media 44,2)
_ Oltre il 17% degli anziani registra una condizione di non autosufficienza
_ La Toscana è una delle regioni europee più longeve. L’aspettativa di vita è di 85,4 anni per le donne e di 81,3 per gli uomini, superiore di circa 6 mesi rispetto al dato nazionale. È una forbice che si sta gradualmente riducendo
_ Il tasso di vecchiaia della popolazione è elevato: la Toscana sta superando la soglia di due anziani (over 64) per ogni giovane (under 15), ben oltre il dato medio italiano che è di 1,68
_ Sono in costante aumento le famiglie unipersonali: in Toscana sono ormai un terzo delle famiglie totali, e il 47% è costituito da anziani soli
SCHEDA 2: L’IMPORTO DELLE PENSIONI
Gli effetti della legge Fornero, con l’innalzamento dell’età pensionabile a 67 anni, si sono fatti sentire. Le pensioni erogate dall’Inps (escluse le gestioni dipendenti pubblici e la gestione ex Enpals) sono passate, in Italia, dai 18.044.221 del 2014 ai 17.886.623 del 2017 (meno 157.598, pari a meno 0,9%); in Toscana la diminuzione è ancora più accentuata: 1.165.236 le pensioni erogate nel 2017 (meno 23.869 rispetto al 2014, con una diminuzione del 2%). Di queste ultime, il 79,20% (pari a 923.296) sono pensioni previdenziali (il dato italiano è più basso: 72,90%). Analizzando il dato delle varie province, emerge che Siena ha l’importo medio più alto (1.004,2 euro), mentre quella di Grosseto ha quello più basso (825,6 euro). Un gap importante, che riflette le differenze esistenti nella nostra regione a partire proprio dal lavoro. Il dato comunque importante è che l’importo medio delle pensioni in Toscana è di 907,6 euro mensili, una cifra in linea con i dati nazionali. Per quanto riguarda le classi di età, in Italia il 59,5% delle pensioni è erogato a ultra settantenni, percentuale che in Toscana sale al 71,1%, a testimonianza del fatto che i pensionati della nostra regione sono, in media, più anziani rispetto a quelli del resto d’Italia. E quanto al numero dei pensionati, il dato relativo al 2016 parla di 946.975 pensioni (la differenza fra numero di pensionati e pensioni erogate sta a significare che, evidentemente, alcuni percepiscono una doppia pensione).
SCHEDA 3: LA TASSAZIONE DELLE PENSIONI IN ITALIA E IN EUROPA
La tassazione delle pensioni ci vede decisamente penalizzati rispetto al resto: ad esempio tra un pensionato italiano e uno francese, entrambi con un reddito di 20 mila euro lordi annuali, c’è una differenza di 2.636 euro: l’italiano paga 4.097 euro di tasse, il francese 1.461. In Italia la tassazione delle pensioni è più alta della media europea: sempre prendendo ad esempio un reddito fino a 20 mila euro, in Italia viene tassato al 20,5%, in Spagna al 19%, nel Regno Unito all’8,7%, in Olanda all’8,4%, in Germania all’8,3% e in Francia al 7,3%.