«Perché l’Italia potrebbe essere l’epicentro della prossima crisi finanziaria»: è il titolo di un articolo del New York Times sui rischi legati al nostro Paese. «La storia suggerisce che il mondo va incontro più
o meno a un’altra crisi finanziaria. Uno dei posti dove potrebbe iniziare, secondo un crescente numero di indicatori, è l’Italia», esordiscono gli autori. «Molti degli ingredienti sono qui. Un cumulo di debito discutibile. Banche deboli. Un governo inaffidabile. E una economia ragguardevole capace di infliggere danni collaterali fuori dei confini italiani. Gli acquirenti di bond, sempre bravi ad apprezzare a sangue freddo la solvibilità di un Paese, hanno cominciato a suonare l’allarme. I piani di spesa del governo populista di Roma, visti largamente nei circoli finanziari come avventati, hanno fanno impennare i tassi di interesse sul debito italiano, minacciando di creare una spirale catastrofica che si diffonderà su una economia in difficoltà. Non bisogna essere italiani per essere preoccupati delle ripercussioni».