In difficoltà per una manovra che non piace proprio a nessuno, il presidente del consiglio, Giuseppe Conte, convoca le Aziende di Stato a Palazzo Chigi. Dove dovrebbe nascere una cabina di regìa per intercettare gli investimenti già programmati. E da spendere appunto con la manovra. Sul tavolo, in particolare, il piano di investimenti che il governo vuole inserire nella legge di bilancio. Possibile che dal governo arrivi quindi la richiesta ad anticipare alcuni piani di investimenti che le partecipate invitate hanno in programma. Oggetto della riunione dovrebbe inoltre essere il rapporto tra nuovi pensionati e neoassunti che le aziende di Stato possono mettere in campo alla luce del superamento della Fornero. Come rappresentanti del governo sono presenti alla cabina di regia il vicepremier Luigi Di Maio, i ministri Giovanni Tria, Barbara Lezzi, Paolo Savona, Giulia Bongiorno e il sottosegretario agli Affari Regionali, Stefano Buffagni.
Per le aziende di Stato, a Palazzo Chigi sono arrivati l’ad di Terna, Luigi Ferraris; l’ad di Cassa Depositi e Prestiti, Fabrizio Palermo; l’amministratore delegato di Leonardo, Alessandro Profumo; l’ad di Snam, Marco Alverà; l’ad di Saipem, Stefano Cao; l’ad di Ansaldo Energia, Giuseppe Zampini; l’ad di Enel, Francesco Starace; l’ad di Poste Italiane, Matteo Del Fante; l’ad di Fincantieri, Giuseppe Bono; l’ad di Italgas, Paolo Gallo; l’ad di Ferrovie dello Stato, Gianfranco Battisti; l’ad di Open Fiber, Elisabetta Ripa. L’ad di Eni, Claudio Descalzi non è presente al tavolo: è arrivato alle ore 15:30 circa a Palazzo Chigi per andar via un’ora dopo in quanto aveva impegni concomitanti. Tra i rappresentanti del governo, alla riunione è presente il ministro delle Infrastrutture, Danilo Toninelli.
Ernesto Giusti